“In cella con altri 50 detenuti e con problemi di salute”

08 Ottobre 2019 16:39

“La difficoltà principale è avere un interlocutore tecnico che sia in grado di darci informazioni precise sulla situazione e sulla legislazione thailandese”. A parlare è l’avvocato del 19enne piacentino rinchiuso da un mese in una cella di Bangkok con altri 50 detenuti, accusato di aver rubato una valigia all’aeroporto della capitale dello stato asiatico.

“L’ambasciata italiana ha mandato una persona a visitare il giovane in carcere – prosegue l’avvocato – e da loro abbiamo saputo che ha avuto un ricovero in ospedale per problemi di salute”.

La vicenda del 19enne piacentino sembrerebbe essere in una fase di stallo, in quanto il legale nominato d’ufficio dal tribunale thailandese non avrebbe ancora guardato le carte, in attesa di percepire anticipatamente il suo compenso.

“Pare che la legislazione thailandese preveda il processo entro 48 giorni dall’arresto – conclude l’avvocato – e al momento ne sono passati solo una trentina. Inoltre, in caso di condanna, l’estradizione sarebbe possibile solo dopo aver scontato due terzi della pena nelle carceri thailandesi”.

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