“Proprietari puliscano la pipì dei cani con l’acqua”: Tar respinge ricorso di una cittadina

03 Dicembre 2019 04:14

“L’ordinanza dell’ex sindaco Dosi non si tocca: i proprietari di cani devono munirsi di bottiglietta d’acqua e pulire la pipì dei propri animali”. Il Tar ha respinto infatti il ricorso della cittadina Cristina Balteri contro questo provvedimento emanato nel 2015: secondo il tribunale amministrativo regionale, l’obbligo non va annullato perché “il Regolamento di polizia urbana per la convivenza civile in città – si legge nella sentenza pubblicata ieri – prevede l’immediata rimozione degli escrementi per garantire l’igiene e la piena fruibilità degli spazi pubblici”. Ma Balteri, avvocato e proprietaria di due setter, non ci sta e rilancia: “Non finisce qua. A breve, farò appello in Consiglio di Stato per chiedere la revoca dell’ordinanza di Dosi”.

L’ordinanza sulla pipì dei cani da pulire all’istante, nata da una mozione in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, aveva innescato un acceso dibattito anche a livello nazionale. La misura – ancora in vigore – prescrive l’obbligo di lavare immediatamente con acqua (fatta eccezione per i periodi di gelo) le deiezioni liquide prodotte dai rispettivi animali su aree pubbliche o di utilizzo comune (strade, piazze, marciapiedi), nonché sui muri di affaccio di edifici anche privati e mezzi in sosta al margine della via. La sanzione prevista va da 25 a 500 euro.

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