“A Piacenza assalto del cemento”. Legambiente lancia una raccolta firme

05 Dicembre 2019 18:00

“Aree verdi cittadine a rischio, espansione della logistica e l’ubicazione del nuovo ospedale: scelte in contrasto con i principi di tutela del suolo”. E’ il sunto del comunicato con il quale Legambiente Piacenza, in concomitanza con la “Giornata Mondiale del Suolo”, denuncia quello che definisce “l’assalto del cemento” e la necessità di fermare il consumo di aree verdi.

L’associazione denuncia la situazione di Piacenza, “città dalle prestazioni scadenti su tanti indicatori ambientali, che sta procedendo spedita anche su tante scelte di ulteriore cementificazione”.

“I dati del 2018 pubblicati di recente da ISPRA – si legge nella nota – avevano già segnalato come in tutta la Provincia piacentina il consumo di suolo pro-capite avesse raggiunto i 2 mq/persona a confronto di una media regionale di 0.86 mq/persona. Una tendenza che sembra destinata a continuare a causa delle scelte urbanistiche in atto”.

Tra quelle che Legambiente Piacenza considera minacce alla campagna ci sono il nuovo ospedale (186 mila metri quadrati), le proposte di 9 nuove lottizzazioni (Piani Urbanistici Attuativi) per un totale di oltre 50 mila metri quadrati di nuove aree commerciali, l’espansione della logistica “sia sul Capoluogo che nei poli di Castel San Giovanni, Monticelli, Caorso, poli che negli anni hanno già sottratto milioni e milioni di metri quadrati di fertile suolo agricolo, fungendo da attrattori di traffico pesante in un contesto già emergenziale di qualità dell’aria”.

Legambiente Piacenza ha lanciato una raccolta firme a salvaguardia delle due aree verdi minacciate in città.

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