Un anno di tragedie: ancora troppi morti sulle strade piacentine

01 Gennaio 2020 00:10

Il 2019 è stato un anno nero sulle strade piacentine.
Un incidente stradale, avvenuto a sulla Statale 45 a Casino Agnelli, ha posto fine alla drammatica vicenda umana di Gian Paolo Bertuzzi, l’artigiano scomparso il 31 maggio dalla sua abitazione di Settima di Gossolengo e ritrovato una settimana dopo nella zona di Chieti, in un campeggio. Quando aveva scoperto di essere malato, aveva deciso di allontanarsi da casa, con la famiglia e le autorità che lo avevano cercato per giorni, un caso che era diventato nazionale. Proprio sulla strada del ritorno, quando aveva deciso di tornare ad abbracciare i suoi cari, un’uscita di strada ha provocato lo schianto fatale.

Sempre nella zona di Travo, un altro incidente mortale ha drammaticamente sollevato un serio problema legato ai soccorsi: Fabrizio Brizzolesi, nella notte tra il 9 e 10 agosto sulla strada di Bobbiano, perse il controllo della propria motocicletta finendo fuori strada, in un canale. Due ragazzi che passavano nella zona sentirono i lamenti del motociclista, ma a causa della scarsa ricezione dei cellulari dovettero raggiungere Travo per poter chiamare il 118. Chissà se, senza questi ritardi, il 54enne si sarebbe potuto salvare.

L’investimento mortale di Romina, travolta da un tir l’8 novembre mentre andava al lavoro in bicicletta al Polo logistico di Castelsangiovanni, ha invece portato alla luce i rischi che corrono centinaia di operai ogni giorno, come tragicamente confermato da quanto accaduto a Castelvetro a inizio dicembre.

I lampioni di fronte all’Altro Village, locale lungo la Statale 45 tra La Verza e Quarto, sono stati riattivati solo dopo il terribile incidente del 30 giugno, quando una 30enne ubriaca che ha investito e ucciso due giovani ragazzi albanesi, Ergi Skenderei e Xhulio Kaja, che stavano attraversando la strada.

Tutta Italia si è commossa per la storia della piacentina Laura Peveri, capace di vincere la medaglia di bronzo ai Mondiali di Barcellona di pattinaggio a rotelle pochi giorni dalla improvvisa scomparsa del papà Stefano in un incidente stradale a Monticelli. Con il cuore gonfio di dolore, la giovane campionessa ha voluto correre nel nome del padre, a cui dedicare questo risultato eccezionale.

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