Per il critico d’arte Caroli il Klimt ritrovato è autentico: “Trama da film”

13 Gennaio 2020 11:16

“Il ritratto di Klimt è autentico”. Lo sostiene Flavio Caroli critico d’arte che ieri sera, 12 gennaio, è stato ospite a “Che tempo che farà” su Rai Due e che ha sottolineato come, anche solo le modalità del ritrovamento del dipinto, rappresentino un mistero degno di un film come “I Soliti ignoti”. Caroli, è rimasto talmente affascinato dalle vicissitudini che hanno accompagnato il ritratto, da dedicargli la prima puntata della nuova stagione della sua rubrica “Spazio all’arte”, all’interno della trasmissione condotta da Fabio Fazio.

Sparito nel 1997 dalle sale della Galleria d’arte moderna “Ricci Oddi”, dove era collocato dall’inaugurazione nel 1931, il dipinto è stato trovato da alcuni operai lo scorso 10 dicembre in un’intercapedine dello stesso museo. L’ipotesi di Caroli è che il furto prevedesse l’intavolarsi di una trattativa: “Non credo che quando vengono rubati quadri così finiscano sullo yacht di un riccone, né che si cerchi di venderli, poiché non c’è nessuno che li compra” – ha detto Caroli. Secondo il critico, che ha citato la lettera confessione pubblicata su “Libertà”, è verosimile che ci siano stati contatti per ottenere soldi in cambio della restituzione del quadro, ma con un colpo di scena nel finale. Per Caroli il ladro avrebbe nascosto il quadro in un luogo segreto, in attesa di rivelarlo solo dopo aver ottenuto il pagamento pattuito. Senza prevedere che un giardiniere lo ritrovasse prima per puro caso, facendo sfumare il piano.

In studio ospite ancora Claudia Maga, che da studentessa del “Colombini” aveva intuito l’esistenza di un precedente quadro di Klimt sotto il “Ritratto di signora”.

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