Coltello da 30 centimetri per ferire mortalmente Bramante, l’omicida: “Non volevo ucciderlo”. La barista lava l’arma e la getta nel bidone

15 Gennaio 2020 13:35

Un coltello lungo 30 centimetri con una lama da 18 è l’arma con cui è stato ucciso Rocco Bramante lunedì 13 gennaio a pochi passi da un bar di Caorso. “Non doveva morire volevo solo ferirlo” – queste le parole di Luigi Baletta, 64enne caorsano, arrestato con l’accusa di omicidio volontario e ora rinchiuso nel carcere delle Novate.

Bramante e Baletta, lunedì sera verso le 20, si erano incontrati casualmente al bar Filly di via Roma a Caorso che entrambi frequentavano, tra i due sarebbe nato un diverbio per motivi legati al lavoro. Entrambi infatti raccoglievano ferro per poi rivenderlo e si consideravano rivali in questa attività.
Baletta ha raccontato al Pm Antonio Colonna, che lo ha sentito la sera stessa dell’omicidio, di essere stato colpito da Bramante e, accecato dalla rabbia, di essere tornato nel bar, di aver preso un coltello dal bancone e di aver raggiunto la vittima che nel frattempo era salita in macchina con la compagna colpendola. Sarà l’autopsia, fissata per sabato mattina, a stabilire quante coltellate siano state inflitte e la profondità delle ferite. Al momento risultano una ferita a un polso e una alla coscia sinistra.

Bramante dopo essere stato colpito ha guidato fino alla caserma dei carabinieri dove ha perso i sensi. Inutile la corsa in ospedale, una delle coltellate aveva reciso l’arteria femorale senza lasciare scampo al 52enne. Entrambi in paese erano molto noti, Bramante era figura di riferimento della comunità sinti locale. Luigi Baletta, per tutti “Gigi”, è difeso dagli avvocati Paolo Lentini e Alida Liardo. Secondo alcuni abitanti, in passato, tra i due si sarebbero verificati diversi episodi di tensione. Entrambi erano pregiudicati.

Dopo il fatto la barista, forse non essendosi accorta della gravità di quanto accaduto, ha lavato il coltello utilizzato da Baletta per uccidere Bramante e lo ha gettato in un bidone dell’immondizia. La sua posizione sarebbe al vaglio anche se, di fronte ai carabinieri, la donna ha spiegato subito la dinamica del suo gesto.

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