Camillo Calì lascia Piacenza e raggiunge Papaleo a Cremona

22 Gennaio 2020 11:19

A oltre trent’anni dal suo arrivo, il sottotenente dei carabinieri Camillo Calì lascia la nostra provincia: da qualche giorno è diventato comandante del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cremona, guidata dal Maggiore Rocco Papaleo (che molti piacentini ricordano per il suo lavoro svolto nel nostro territorio).
Nato a Palermo, convivente e padre di due figli, Calì è laureato in Scienze dell’amministrazione.
Nel 1987 il suo primo incarico a Piacenza, come vicecomandante della Stazione di Monticelli. Nel 1989 fu trasferito al Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Piacenza, sino al 1993, quando fu destinato al Raggruppamento Operativo Speciale-Sezione Anticrimine di Caltanissetta e successivamente a quella di Palermo.
Nel dicembre del 1999 tornò a Monticelli come comandante di Stazione, dal 2006 al novembre 2010 operò poi al Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Piacenza (guidato allora dal Maggiore Papaleo), per poi diventare fino all’agosto 2015 comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Fiorenzuola.
Dall’agosto del 2015 a pochi giorni fa era in forze al Nucleo Investigativo di Piacenza.

Calì s è distinto per importanti attività contro la criminalità organizzata: Cosa Nostra in Sicilia ed la ‘ndrangheta al Nord, con le operazioni “Grande Drago” ed “Aemilia” che avevano interessato anche il nostro territorio e per le quali ha ricevuto l’encomio solenne del comandante generale dell’Arma.
Inoltre ha partecipato e diretto diverse operazioni nella lotta al contrasto del narcotraffico, delle rapine agli istituti di credito e portavalori, ricevendo encomi ed elogi per le brillanti attività investigative portate a termine.

Tra le varie benemerenze ricevute, anche quella Cavaliere Omri conferitagli dal Presidente della Repubblica il 2 giugno 2007 ed alla medaglia conferitagli dal ministro degli Interni per l’opera e l’impegno profuso in occasione dell’emergenze alluvione che ha colpito il Nord Italia nei mesi di settembre, ottobre e novembre dell’anno 2000.

IL COMUNICATO DEI CARABINIERI DI CREMONA

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