Tragedia Frecciarossa, dodici ore di interrogatori per i cinque operai autori delle manutenzioni sulla linea

09 Febbraio 2020 13:05

Si terranno martedì e mercoledì i funerali dei due macchinisti deceduti nel deragliamento del Frecciarossa 9595 il mattino del 6 febbraio scorso. Il funerale di Giuseppe Cicciù si svolgerà a Cologno Monzese, dove viveva con la famiglia, nella parrocchia di San Giuseppe alle 15,30 dell’11 febbraio. Quello di Mario Dicuonzo, morto a meno di tre mesi dalla pensione, dovrebbe essere a Pioltello il giorno seguente.

Sono state invece dodici le ore di interrogatori che si sono conclusi a notte inoltrata tra sabato 8 e domenica febbraio. Sono stati sentiti i cinque operai, dipendenti di Rfi, che hanno operato la manutenzione programmata sulla linea ferroviaria dove giovedì scorso, un Frecciarossa è deragliato all’altezza di Ospedaletto Lodigiano, provocando la morte dei due macchinisti del convoglio.

I cinque operai, residenti nel Piacentino, hanno risposto alle domande del Pm Giulia Aragno e l’attenzione degli inquirenti si è concentrata sullo scambio che avrebbe provocato il tragico incidente. Gli interrogatori si sono svolti nella sede della Polfer di Piacenza.

Domani, proprio per accertare le reali cause dell’incidente, sarà affidato ai consulenti della Procura l’incarico per procedere con le verifiche tecniche. Stando alle testimonianze rese dagli operai, lo scambio si sarebbe trovato in posizione corretta.

Nel frattempo, si stanno rivelando più complicate del previsto le operazioni di rimozione dei vagoni e della motrice dalla linea. Tre camion-gru hanno provato a raggiungere il luogo in cui si è verificato il deragliamento del Frecciarossa ma gli autisti dei trasporti eccezionali, arrivati al ponte sopra l’autostrada del Sole che corre proprio parallela ai binari sui quali si è bloccato il convoglio, hanno deciso di tornare indietro parcheggiando i mezzi all’uscita del casello autostradale. La motivazione è che non si era sicuri che il viadotto potesse reggere il peso di questi tre mezzi, più pesanti del primo.

I responsabili delle operazioni dei recupero del treno attendono che arrivi l’ok dagli enti preposti per poter attraversare quel ponte.

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