Al Rifugio Segadelli turnover ridotto e misurazione della febbre

28 Febbraio 2020 13:00

“Chi lavora in strada è sempre un po’ in frontiera e a contatto con l’emergenza. In questi giorni cerchiamo di vivere il più possibile nella normalità anche se siamo consapevoli dei rischi che corriamo ma il mondo deve andare avanti”: Gianni Bonadè, anima della Ronda della Carità che gestisce il Rifugio Segadelli, commenta così l’emergenza coronavirus che ha investito Piacenza. La struttura, nei pressi della stazione ferroviaria, è dedicata a persone senza fissa dimora e i dieci letti a disposizione sono sempre al completo ma il turn over degli  ospiti è stato ridotto.

“In questi giorni di emergenza abbiamo attivato i dispositivi per la sicurezza personale e abbiamo incrementato la pulizia di tutte le superfici comuni – spiega Bonadè -. Inoltre proviamo la febbre agli ospiti e controlliamo che si lavino le mani in modo corretto. Prima di entrare in stanza la doccia è sempre obbligatoria”.

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