Negli ospedali in Emilia-Romagna quasi 1.300 posti letto già allestiti

13 Marzo 2020 10:00

Quasi 1.300 posti letto già allestiti negli ospedali dell’Emilia-Romagna per far fronte all’emergenza Coronavirus: di questi, 211 sono per la terapia intensiva e 1.079 per gli acuti (all’interno di reparti di malattie infettive, pneumologie e medicine). È la risposta della Regione per potenziare la disponibilità di posti letto “dedicati” ai pazienti colpiti dal virus. Ad oggi si prevede di poter arrivare sino a 539 posti letto di terapia intensiva per i pazienti in condizioni più gravi e a 3.120 posti per acuti. “Stiamo facendo tutto il possibile per fronteggiare questa emergenza – sottolinea il presidente Stefano Bonaccini -. Il nostro sistema sanitario sta reggendo, ma bisogna essere pronti a fronteggiare qualunque situazione, fin quando il virus non sarà debellato”.

“Stiamo lavorando in rete – spiega il commissario Sergio Venturi -, anche le strutture che hanno visto sinora una bassa incidenza di nuovi casi stanno alzando il livello di disponibilità per supportare gli altri territori che hanno bisogno, a partire da Piacenza. Siamo all’opera per individuare tutti gli ospedali Covid per ogni singola provincia: ciò dovrebbe consentire un ulteriore ampliamento delle dotazioni destinate a pazienti infetti”.

CINQUE LIVELLI DI “SATURAZIONE” DEI POSTI LETTO – Il piano messo a punto dalla Regione prevede cinque livelli di saturazione progressivi dei posti letto a favore dei ricoveri di pazienti Covid. Il livello 1 è legato all’utilizzo di letti già esistenti per l’isolamento di pazienti diagnosticati; nel livello 2 i medesimi pazienti possono essere ricoverati in coorti, cioè spazi dedicati a persone con la stessa malattia; il livello 3 prevede l’espansione di reparti e strutture dedicate in macroaree ad hoc, trasferendo e sospendendo attività già programmate e differibili, meno urgenti, in modo da creare nuove disponibilità. Nel livello 4, c’è l’utilizzo della rete regionale con trasferimento di pazienti dagli ospedali più saturi a quelli che hanno maggiore disponibilità. Il livello 5, infine, indica la creazione di ospedali o padiglioni interamente dedicati a pazienti Covid: si intendono strutture di dimensioni medio-piccole (indicativamente 150-200 posti letto) dotate di terapia intensiva ed eventualmente di aree semintensive. È opportuno che in queste sedi non siano svolte attività non trasferibili e non “isolabili” (come trapianti, emodinamica e altre discipline di alta specialità). Nel nostro territorio, accanto all’hub di Piacenza funzionano come Covid-hospital Castelsangiovanni e Fiorenzuola.

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