Canile di Piacenza riapre ai volontari, il Comune ringrazia la responsabile

18 Maggio 2020 16:29

Il canile municipale di Piacenza riapre oggi, lunedì 18 maggio, ai volontari, che in questi primi giorni di parziale ripresa potranno accedere, come stabilito dal gestore, al massimo in tre. Non appena sarà possibile, sempre nel rispetto delle normative a tutela della salute pubblica e attuando le necessarie misure di precauzione, il numero dei volontari ammessi quotidianamente aumenterà, seguendo il programma suggerito da Elena Castelli, responsabile della struttura e medico veterinario. A comunicarlo è il vice sindaco Elena Baio, cogliendo l’occasione “per ringraziare Castelli, l’educatore cinofilo Marco Sanna e tutti i dipendenti del Consorzio Indaco per l’impegno con cui si sono prodigati, in questi mesi, per garantire il benessere dei cani, andando ben oltre l’adempimento del proprio lavoro e restando sempre in contatto con l’ufficio Tutela Animali del comune. Alle consuete mansioni di cura e accudimento, hanno affiancato la costante attenzione nell’assicurare adeguati spazi e attività di sgambamento per tutti i cani, riscoprendo e valorizzando anche momenti di svago collettivo che hanno permesso di far socializzare tra loro gli ospiti a quattro zampe. Una sensibilità condivisa con gli stessi volontari, sottolinea l’assessore Baio, anche attraverso i filmati e le immagini pubblicati da Indaco sui social network del canile, dove tra l’altro non si sono mai fermati, neanche durante le fasi più critiche dell’emergenza, gli appelli per promuovere le adozioni”.

Alla pagina facebook Canile di Piacenza si è aggiunto, da un paio di mesi, anche l’omonimo account di Instagram, tramite il quale è possibile conoscere più da vicino gli animali in cerca di una famiglia. Anche sul sito www.comune.piacenza.it , nella sezione dedicata al canile, sono consultabili tutte le informazioni utili e i recapiti. Il comunicato arriva anche in risposta alla lettera che un gruppo di volontari del canile, aveva scritto, senza firma, lamentandosi di non di aver potuto accedere alla struttura di via Bubba nel periodo di emergenza Coronavirus. Con queste righe la Baio mette in evidenza, in sostanza, come questi provvedimenti siano stati assunti per tutelare la piena sicurezza dei volontari stessi.

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