Decuplicate le truffe online ai venditori. Decalogo della polizia postale contro lo “zoombombing”

09 Febbraio 2021 00:05


Si celebra oggi, martedì 9 febbraio, il Safer Internet Day, giornata mondiale per la sicurezza in rete. All’evento nazionale, organizzato online dalla Polizia di Stato, parteciperanno 200mila studenti di 3mila scuole.

I DATI – Nel 2020, anno caratterizzato dalla pandemia da Coronavirus con il conseguente lockdown, nel Piacentino le truffe via internet denunciate alla Polizia Postale sono triplicate passando da 66 a 200.
A balzare all’occhio è il dato relativo alla crescita considerevole delle truffe online ai danni dei venditori, nel 2019 erano state 8 (per un valore di 3.500 euro) nel 2020 sono state 84 (per un valore di 52mila euro) mentre sono cresciute da 50 a 118 quelle ai danni degli acquirenti. Il valore complessivo è passato da 19mila a 221mila euro.

TRUFFE AI VENDITORI – “Molti venditori – spiega Pietro Vincini, responsabile della Polizia Postale di Piacenza – sono stati attirati dalla proposta di pagamento attraverso strutture bancomat e atm che ritenevano più veloce e sicuro. Venivano invitati a recarsi con carta di credito o bancomat per avere un immediato accredito dell’importo ma questo metodo di pagamento non esiste. Inserendo carta o bancomat finivano per versare all’acquirente la quota pattuita. Quando viene proposto questo sistema di pagamento bisogna dubitare subito. Il consiglio è quello di utilizzare un pagamento con ricarica della propria carta o bonifico sull’Iban e successivamente inviare la merce”.

TELEFONATE INFORMATIVE – Negli ultimi tempo alla Polizia Postale si sono moltiplicate le telefonate di persone che richiedono informazioni prima di fare una transazione online. “Chiamano prevalentemente le persone alle quali sono state proposte nuove modalità di spedizione e pagamento. Noi ascoltiamo e forniamo consigli. Una chiamata costa meno di una truffa”

PREVENZIONE DELLO ZOOMBOMBING – Nel Piacentino sono stati segnalati negli ultimi mesi tre casi di “zoombombing”, ovvero intrusioni all’interno di conferenze online, una è sfociata in denuncia. Tra gli errori commessi dagli organizzatori c’era stato quello di pubblicare il link della conferenza.

La Polizia di Stato ha emanato le linee guida per proteggersi dalle intrusioni in base alle quali occorre prevedere procedure di autenticazione dei partecipanti, organizzare sessioni ed eventi a numero ristretto di partecipanti, non rendere automatico l’accesso, prevedere la figura dell’amministratore dedicato con poteri di esclusione degli eventuali partecipanti non graditi e prevedere la registrazione dell’evento comunicandolo preventivamente anche come forma di deterrenza.

SAFER INTERNET DAY

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