Al via la campagna del pomodoro: “Prodotto di qualità nonostante la crisi idrica”

22 Luglio 2017 10:27

 

E’ partita la campagna del pomodoro. La trasformazione dell’oro rosso, motore dell’economia agricola piacentina, è stata avviata negli impianti Casalasco di Gariga e Steriltom di Gragnano.

Nonostante la crisi idrica che ha messo in ginocchio le produzioni agricole e che ha messo sotto stress le piantine, le prime analisi sul pomodoro della Pianura Padana fanno emergere una qualità piuttosto alta.

Alla Steriltom, l’azienda leader in Europa nella produzione di polpa di pomodoro con il 70% destinata all’export e il 30% al mercato domestico e dove i primi camion hanno cominciato ad arrivare già da qualche giorno, è prevista la  trasformazione di circa 200mila tonnellate di prodotto.

«Anche quest’anno – ha spiegato Dario Squeri, amministratore delegato di Steriltom -, nonostante la difficile situazione climatica, va riconosciuta la grande professionalità degli agricoltori piacentini che ha fatto sì che ci sia ancora un pomodoro di alta qualità e sano. Il clima secco, infatti – prosegue Squeri -, ha mantenuto una certa salubrità nei campi facendo venire meno alcune piante infestanti e contenendo certe malattie. Di conseguenza, si è ridotto l’uso di prodotti chimici per la difesa».

Anche gli agronomi del Consorzio Casalasco prevedono una raccolta di ottima qualità che dovrebbe, nonostante l’assenza di piogge, essere in linea con i volumi dello scorso anno che si attestavano attorno alle 540mila tonnellate. Qui, il pomodoro trasformato è destinato alla produzione di polpe, passate e concentrati per i mercati di 60 Paesi nei cinque continenti, sia attraverso l’attività di co-packing cioè la lavorazione conto terzi, sia attraverso il marchio Pomì.

Qualità confermata anche da Filippo Arata, presidente di Ainpo: “Il merito va ai coltivatori piacentini – ha sottolineato – che oltre a investire nell’innovazione hanno saputo far fronte alle difficoltà dovute alla carenza d’acqua in modo serio e professionale, garantendo così un prodotto di alto livello”.

L’anticipo della campagna porterà a un anticipo della chiusura che si prevede possa avvenire intorno alla metà di settembre con la raccolta del pomodoro.

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