Il ministro Speranza incontra i sanitari piacentini: “Profonda gratitudine. Ora accelerare l’iter per il nuovo ospedale”

05 Giugno 2020 17:08


Il ministro della salute Roberto Speranza è arrivato puntualissimo a Piacenza, dove alle 16.30 ha iniziato in ospedale l’incontro con il personale sanitario impegnato nell’emergenza Coronavirus. Con lui, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, accolti dal direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Luca Baldino.

“Vi esprimo profonda e sobria gratitudine – ha iniziato il ministro – un momento così nessuno di noi poteva immaginarlo, questa vicenda ha toccato ciascuno di noi come individui, penso a come abbia sconvolto le vite di ciascuno. Il Paese, nonostante le difficoltà per essere stato il primo a essere colpito in Occidente, ha reagito con forza e determinazione, abbiamo provato a indicare una strada perché abbiamo un servizio sanitario nazionale che è ancora presente e forte. Le ferite sono profonde e ci vorrà del tempo perché si possano rimarginare, la drammaticità di queste settimane ci ha fatto capire che il diritto alla salute va difeso ogni giorno. La sfida di queste settimane è trasformare questo dramma in una possibilità di ripartenza e rilancio”.
In tal senso, Speranza ha auspicato che “si possa accelerare l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza” e che si stringa “un patto ancora più stretto tra sistema sanitario e territorio”.

Baldino, in apertura di incontro, si è rivolto a tutta la Sanità piacentina: “Voglio ringraziarvi per quello che avete fatto in questi mesi. Abbiamo riaperto tutto a Piacenza e Fiorenzuola, anche Castel San Giovanni conta pochi casi di Covid al momento”.

L’assessore regionale Donini ha ricordato che il nuovo ospedale che sorgerà a Piacenza “sarà il primo in Italia che nascerà dopo questa emergenza e sarà un esempio per tutti, dovrà essere luogo esemplare. Non vi lasceremo soli, cercheremo di lavorare per una sempre maggiore dotazione di organici, ci troverete al vostro fianco”.

Il presidente della Regione Bonaccini ha lanciato un monito: “Sono crollati gli accessi ai Pronto soccorso, ma guai a pensare che il virus sia sconfitto. Il 21 febbraio ci fu il primo caso di contagio, il giorno dopo abbiamo deciso la chiusura della scuola. Se avessi fatto votare i sindaci, avrebbero detto di no. Invece abbiamo fatto bene a farlo insieme alla presidente della Provincia, Patrizia Barbieri. E spero di non incontrare più nessuno che mi dica che bisogna privatizzare la sanità, perché se ne stiamo uscendo è grazie al robusto sistema pubblico che abbiamo”.

Il ministro, dopo aver salutato gli operatori sanitari, si è recato in Municipio dove ha incontrato il sindaco, Patrizia Barbieri. A Palazzo Mercanti si si è tenuta una riunione in forma riservata a cui erano invitati anche il sindaco di Castel San Giovanni Lucia Fontana, presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria e rappresentante del Distretto di Ponente nonché, per il Distretto di Levante, il sindaco di Fiorenzuola d’Arda Romeo Gandolfi.

 

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