Battlefield 2042 torna al passato: basterà a salvare il salvabile?

Di Andrea Peroni 06 Febbraio 2023 04:45

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Si può dire che Dice ed Electronic Arts siano immerse in un nuovo, forse ultimo e disperato tentativo di rilanciare Battlefield 2042? Sì, anche perché, a conti fatti, più di così difficilmente si può fare. La software house ha ascoltato tutti i feedback della community, è tornata sui suoi passi e ora si ritrova a dover gestire un titolo molto diverso da quello che aveva pensato, evolutosi (o per meglio dire regredito) necessariamente per venire incontro alle difficoltà.

Ed è così che nasce l’aggiornamento 3.2, pubblicato alla fine di gennaio, che riscrive le regole dello sparatutto un tempo competitor di Call of Duty e oggi invece ombra di se stesso. Non tanto per i meriti della serie rivale, che nel tempo ha accumulato vari “insuccessi” (è sempre nei primi posti dei giochi più venduti, quindi è un concetto relativo), quanto invece per la propria incapacità di rispondere alle esigenze di mercato. In realtà Dice ha provato a sperimentare più volte, includendo ad esempio un nuovissimo sistema di Specialisti in Battlefield 2042, ma la community ha reagito distruggendo ogni qualsivoglia speranza del gioco sin dalla sua uscita. Risultato: si cambia, si torna al passato e si tenta il tutto per tutto per rilanciare il titolo, in attesa che il prossimo gioco, già in sviluppo, non diventerà realtà.

Da pochi giorni, Battlefield è infatti tornato nella sua consueta normalità, ripristinando le tradizionali classi e modificando di conseguenza alcuni importanti elementi del gameplay. Le armi, ad esempio, sono ora confinate ai vari ruoli, per evitare una certa confusione e scarsa leggibilità che i giocatori hanno riscontrato con il precedente sistema; parlando dei lanciarazzi, il team di sviluppo ha spiegato che sono ora “inseriti nella classe Ingegnere […] e garantiranno che solo un sottoinsieme delle classi sarà in grado di utilizzarli, […] e ciò consentirà a un giocatore a bordo di un veicolo di adattare la propria strategia”.

Questo ritorno al passato implica inoltre un ritorno alla gestione tradizionale dei match. Ogni giocatore, con la propria classe, torna a ricoprire un ruolo importante e diverso dai suoi compagni, e da lì viene anche determinata la sua strategia e il suo modo di giocare. Un assaltatore è impegnato in prima linea per lanciarsi in battaglia, mentre un ingegnere si occupa dei veicoli, sia alleati che nemici.

Le novità dell’aggiornamento includono anche alcune modifiche alla mappa Breakaway, una mappa nuovamente rivista dagli sviluppatori dopo le critiche. Unico problema: non tutti i ritocchi hanno funzionato. Il sistema di respawn è ad esempio ancora molto problematico, difetto che Battlefield 2042 si porta dietro sin dalla sua uscita a causa di mappe dalle gargantuesche dimensioni e fin troppo grandi per il quantitativo di giocatori presenti, e finire in un pericoloso ciclo di morte e rinascita continue non è difficile.

Se non altro, il cambio di passo è evidente, e oggi Battlefield appare come un videogioco molto differente da quello pubblicato alla fine del 2021, con risultati praticamente disastrosi – la stessa Electronic Arts, nei suoi abituali resoconti finanziari, ha evitato di menzionare il gioco per molto tempo. Dice si è concentrata sul core multiplayer, lasciando morire con largo anticipo alcune ambiziose modalità come Hazard Zone e Zombie Survival, quest’ultima durata quanto un gatto in tangenziale. A dirla tutta, è difficile che oggi Battlefield 2042 possa rivivere e avere una reale seconda chance, ma forse non tutto è perduto, e l’update 3.2, se non altro, rende molto più solida un’esperienza prima problematica.

 

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