Pd: Reggi escluso dalle liste. Fratelli d’Italia, Foti capolista in Emilia Romagna
08 Gennaio 2013 19:40
PD, REGGI ESCLUSO E MOLTO AMAREGGIATO
Dopo una riunione fiume durata otto ore, il comitato elettorale del Partito democratico ha approvato all’unanimità le liste dei candidati alla Camera e al Senato. Nelle liste non è stato inserito il nome dell’ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi, coordinatore nazionale della campagna per le primarie di Matteo Renzi. In serata i nominativi saranno sottoposti al vaglio del direttivo nazionale guidato da Pierluigi Bersani. Roberto Reggi ha commentato l’esclusione con molta amarezza: “C’era molta ostilità sul mio nome. Avevo già dato a Graziano Delrio, che trattava per conto dei renziani, la disponibilità di non far saltare l’accordo complessivo per colpa mia. Avendo fatto il sindaco dieci anni so bene cosa significa prendersi una responsabilità. È chiaro che non salto di gioia, avevo già cominciato ad elaborare il lutto, ma non si poteva compromettere un progetto così importante come quello messo in moto da Renzi per il nome di una persona, quindi sapevo già che finiva così. D’altronde – precisa Reggi – finito di fare il sindaco dopo dieci anni avevo già deciso di attaccare le scarpe della politica al chiodo, avevo già ripreso il mio lavoro. Adesso sono a disposizione del partito, sempre che gli interessi”. Confermati De Micheli al decimo posto, Bergonzi al trentesimo e Buscarini al quarantaquattresimo della lista regionale per la Camera.
FRATELLI D’ITALIA, FOTI CAPOLISTA
Il primo nome che comparirà nella lista dei candidati alla Camera della regione Emilia Romagna per Centrodestra Nazionale-Fratelli d’Italia sarà quello di Tommaso Foti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dire secondo cui la neonata formazione potrebbe anche approdare nell’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna: circolano infatti i nomi dei consiglieri Mauro Malaguti e del piacentino Andrea Pollastri. “Tra oggi e domani definiremo tutti i nomi, ma per raccogliere le firme non avremo problemi”, ha riferito alla Dire l’ex An Massimiliano Mazzanti.
LEGA E PDL VERSO L’ALLEANZA
Intanto il nome del candidato premier fra Alfano e Tremonti non è l’unico nodo da sciogliere nella discussa alleanza tra Lega e Pdl annunciata ieri da Berlusconi. A diversi esponenti del Carroccio, tra i quali Massimo Polledri non è piaciuta neanche l’apertura del presidente del Pdl verso le unioni omosessuali. «Se l’obiettivo è quello di riconquistare il nostro elettorato si dica qualcosa di centrodestra – ha fatto sapere Polledri in una nota – non parlando di sole tasse si vincono le elezioni, premettendo che tutte le relazioni affettive vadano tutelate, credo che il nucleo familiare meriti tutta un’altra attenzione. Il centrodestra ha dei riferimenti stabili: con queste uscite si rischia di confondere l’elettorato” ha concluso Polledri. Sul nome del candidato premier, Casini oggi ha dichiarato che Pdl e Lega si vergognano di Berlusconi. “Non è così – ha specificato Pietro Pisani, segretario provinciale della Lega Nord – il fatto è che Berlusconi ha dato già dato quello che poteva, Tremonti è uno innovativo. La nostra alleanza con il Pdl – ha aggiunto – va inquadrato nella realizzazione della macroregione del Nord”. In casa Pdl a Piacenza sono ancora tante le questioni da analizzare, in primis si attende la decisione dei vertici nazionali sull’arrivo di un commissario per la sezione piacentina oppure sull’affidamento temporaneo del timone al vicesegretario vicario Massimo Trespidi in vista del congresso che si svolgerà dopo le elezioni.
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