Sindaci in fuga da Iren, Dosi: “Serve un tavolo comunale”. Replica Iren

12 Gennaio 2013 12:00

Un consorzio per tornare a gestire direttamente acqua e rifiuti. E’ l’ipotesi
lanciata dal sindaco di Castelsangiovanni Carlo Capelli ieri in occasione della presentazione dell’indagine sulla tassazione nel piacentino commissionata dalla Cisl all’università Cattolica. L’accusa nei confronti di Iren è quella di non aver rispettato quanto stabilito nel piano d’ambito in merito agli investimenti sul territorio.
«Il futuro, dal mio punto di vista – ha aggiunto Capelli – con Iren è nebuloso e difficile. I costi sono lievitati proprio perché dovevano prevedere quegli investimenti importanti che avrebbero comportato migliore efficienza se poi in prospettiva anche una riduzione dei costi ed anche un miglioramento dal punto di vista ambientale. Sappiamo che l’ambiente costa e che dobbiamo investire parecchio. Ma quello iniziale era un progetto che, a livello concettuale, stava in piedi. In sostanza si diceva: paghiamo di più per avere di più questo valeva sia per la raccolta differenziata, sia per gli acquedotti».
Sul tema è intervenuto questa mattina anche il sindaco di Piacenza Paolo Dosi: “Dobbiamo costituire un tavolo comunale” ha dichiarato il sindaco che
intende coinvolgere anche i rappresentanti di “Acqua bene comune”. Il primo cittadino parla del problema del servizio idrico come di una questione complessa da risolvere in tempi brevi.
Nel pomeriggio è arrivata la replica di Iren con Marco Elefanti del consiglio di amministrazione che conferma la volontà di proseguire in un confronto costruttivo con il territorio e giustifica il rallentamento degli investimenti previsti nel settore idrico con il refrendum che ha posto il veto alla remunerazione degli investimenti e alla crisi economica

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