Il Pd di Piacenza alla resa dei conti: sette anime e molte tensioni

22 Aprile 2013 12:02

Primarie parlamentari Pd

La resa dei conti nazionale ci sarà domani, quella provinciale si terrà mercoledì alle 18, con la direzione convocata dal segretario provinciale Vittorio Silva. Un appuntamento che avrà un significato particolare, perché il Pd di Piacenza ha avuto un ruolo da protagonista nella vita politica degli ultimi mesi. Questo è il territorio di Pierluigi Bersani e qui c’è Roberto Reggi, il braccio destro di Matteo Renzi.
Il Pd di Piacenza è spaccato e le ultime vicende romane non hanno fatto altro che allargare la frattura. Repubblica di oggi conta almeno dieci correnti, nella nostra provincia ce ne sono almeno sette: tra i bersaniani si possono annoverare lo stesso Silva, il consigliere regionale Marco Carini e il segretario cittadino Christian Fiazza, mentre con Enrico Letta stanno la parlamentare Paola De Micheli e l’assessore Francesco Timpano. Molto forte e agguerrita la componente renziana, guidata da Reggi assieme all’assessore Katia Tarasconi e al sindaco di Vernasca Gianluigi Molinari.
L’anima popolare conta sull’assessore Pierangelo Romersi, sul capogruppo in Comune Daniel Negri e sul capogruppo in Provincia Marco Bergonzi, con Dario Franceschini sono l’assessore comunale Silvio Bisotti e l’assessore regionale Paola Gazzolo. La presidente dell’assemblea provinciale Giulia Piroli sembra vicina alla Nuova sinistra di Barca e Puppato, mentre tra i dalemiani possono essere collocati il vicesindaco Francesco Cacciatore e il membro dell’esecutivo provinciale Federico Sichel.
I giovani sono quasi tutti con Bersani, come hanno voluto dimostrare con lo striscione appeso sotto casa del segretario e all’esterno della sede del partito: “Restiamo al tuo fianco”.

Domani si doveva tenere la riunione del circolo cittadino guidato da Christian Fiazza, ma è stata rimandata proprio per l’imminente convocazione della direzione provinciale. Secondo qualcuno Silva avrebbe presentato in quella sede le dimissioni, ma l’argomento non è all’ordine del giorno: i congressi molto probabilmente si terranno a giugno, quindi il segretario dovrebbe arrivare alla naturale scadenza del mandato.
Intanto si infiamma la polemica anche sui social network. Il consigliere comunale Andrea Tagliaferri (iscritto al partito ma eletto con la civica per Dosi) ha postato su Facebook una frase molto dura: “Mi spiace Paola De Micheli, ma la prossima volta diciamolo prima che vogliamo lavorare assieme a Berlusconi. Così almeno non sarò costretto a scusarmi con gli amici che hanno votato Bersani, poi Paola e infine Pd”.

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