Finito il ritiro di giunta: “Addio definitivo a Palazzo Uffici”

05 Settembre 2013 19:20

Un momento di lavoro della giunta Dosi a Calenzano

Palazzo Uffici addio. La giunta comunale ha concluso nel tardo pomeriggio la due giorni di ritiro a Calenzano con una novità attesa ma comunque significativa: il progetto bandiera della seconda amministrazione Reggi, chiuso in un cassetto da un anno, è stato definitivamente cestinato.

“Abbiamo preso atto che un unico immobile è impossibile da realizzare – ha spiegato il sindaco Paolo Dosi – non ci sono risorse e sono troppo mutate le condizioni del mercato. Saranno confermate le sedi di piazza Cavalli e viale Beverora, a cui si affiancherà un altro contenitore che stiamo individuando: dovrà essere già esistente e non è detto che debba essere acquistato”.

Numerosi i progetti illustrati oggi dai vari assessori: dalla riqualificazione della ex discarica di Borgotrebbia ai lavori tra i due ponti sul Po per creare nel 2014 un’area a scopo ricreativo; dall’estensione della raccolta porta a porta ad altri 14mila residenti allo studio di fattibilità per la nuova stazione ecologica.

Importate capitolo per le ciclabili: saranno realizzati i cordoli in quella di corso Vittorio Emanuele; quella dello Stradone Farnese sarà sistemata e quella di viale Malta ingrandita.

Risparmio energetico per municipio e stadio con la metanizzazione della zona, lavori in arrivo per il nido Vaiarini, partirà la valutazione per la nascita della Fondazione Cultura a fianco di quella Teatri per la gestione dei musei cittadini.

Notizia delle 10.30 – Giunta in ritiro sui monti, in città si infiamma il nodo-rimpasto
La giunta comunale guidata da Paolo Dosi ha ripreso questa mattina i lavori nel ritiro di Calenzano di Bettola: all’ordine del giorno del secondo e ultimo giorno di conclave c’è l’analisi dei programmi e dei progetti dei singoli assessori. Il clima sembra buono, nonostante non appaia semplice far combaciare le esigenze di tutti con le ristrettezze di bilancio.

A 60 chilometri di distanza, in città, tiene però banco l’argomento-rimpasto, emerso nel corso del vertice di maggioranza di martedì: il fronte è stato aperto dal democratico Stefano Borotti che ha chiesto “un rodaggio e un colpo d’ala” per una giunta che arrancherebbe in alcuni suoi elementi, a dargli manforte, anche se con posizioni più sfumate, Michele Bricchi (Pd) e i civici Giovanni Castagnetti e Andrea Tagliaferri.

Proprio quest’ultimo questa mattina ha preso una posizione che pare un vero e proprio ultimatum: “E’ decisamente affrettato parlare di rimpasto prima del termine del ritiro della giunta. Non nascondo le critiche che ho avanzato per il primo anno della giunta Dosi, ma nomi di assessori non ne ho assolutamente fatti. Se dovessi elencare, però, chi “butterei dal ponte”, la lista sarebbe un po più lunga di quella riportata dagli organi di informazione (gli assessori Palladini, Romersi e Beltrani, ndr), tanto per intenderci. Dal piano cave al Psc e questione Pertite, dall’inquinamento dell’aria al sistema di gestione dei rifiuti, dalla trasparenza alla partecipazione, un bando mancante per il comandante dei vigili urbani agli stessi vigili urbani, che svolgono compiti che vanno ben oltre la loro formazione e preparazione. E poi Iren e Asp, una scandalosa guerra di poltrone che puzza di vecchio e marcio che più non si può. Ecco un esempio di cosa, per me, è andato storto nell’anno di rodaggio. Ma aspetto gli esiti del ritiro di giunta con grande fiducia. Fiducia nel sindaco o fiducia nella mia conseguente reazione, visti i risultati ottenuti fino ad oggi”.

Il sindaco Dosi proprio da Calenzano ha però riconfermato fiducia in tutti i suoi assessori, escludendo categoricamente qualsiasi ipotesi di rimpasto. Ma qualcuno nella sua maggioranza pare voler insistere.

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