Grazie alla logistica cresce l’export, ma crollano meccanica e alimentare

26 Settembre 2013 11:06

Crescono complessivamente le esportazioni delle imprese piacentine, ma crollano quelle dei prodotti trainanti per l’economia locale. Secondo i dati della Camera di commercio, nel primo semestre 2013 l’export piacentino ha segnato complessivamente una variazione positiva rispetto al dato del primo semestre 2012. Il valore totale è infatti passato da 1 miliardo 546 milioni di euro a 1 miliardo 615 milioni di euro (+4,4%).

Questo risultato nasconde però al proprio interno dinamiche non completamente riconducibili al manifatturiero locale: è forte, infatti, l’incidenza delle esportazioni che si formalizzano a Piacenza per effetto della presenza del centro logistico. Spicca a questo proposito il dato relativo agli articoli dell’abbigliamento, che nel primo semestre 2013 hanno totalizzato oltre 188 milioni di euro di merce venduta all’estero, con una crescita del 61 per cento.
Risultato analogo per gli articoli in pelle passati nel giro di tre anni da 20 milioni di euro di export (giugno 2011) a 61 milioni di euro di export (giugno 2013).

Se invece si esaminano i risultati delle esportazioni di macchine, prodotti della metallurgia e prodotti alimentari, i settori storici della nostra economia, i segni della variazione sono negativi. Nel primo caso la perdita è di 5,8 punti percentuali, nel secondo di 8,8 punti percentuali e nell’ultimo di 11,3 punti percentuali.

Suddividendo il dato dell’export piacentino per aree di destinazione si può osservare che vi è stata una contrazione delle vendite verso l’Africa (-14,1%) e verso l’Asia Orientale (-25%). Positivi invece i riscontri nei confronti delle altre destinazioni (+1,2% verso l’Europa, +11,3% verso l’America).

Le importazioni sono cresciute di quasi due punti percentuali, dopo essere calate del 13 per cento un anno fa. La categoria di prodotti che assurge al valore maggiore sul fronte acquisti è quella degli alimentari (161 milioni di euro di merci acquistate, +17,2% sul primo semestre 2012). Al secondo posto si trovano i mobili (150 milioni di euro, +5,5%) e quindi le macchine (143 milioni di euro, +37,3%).

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