Unieuro, c’è l’accordo: via libera dell’assemblea dei lavoratori

10 Dicembre 2013 13:10

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La stragrande maggioranza dei lavoratori piacentini di Unieuro ha approvato l’ipotesi di accordo legata alla vertenza dovuta alla chiusura delle sedi direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba. La firma ufficiale sull’intesa sarà firmata in Provincia il 18 dicembre.

UNIEURO, C’E’ L’INTESA: PAROLA AI DIPENDENTI – Dopo quasi tre ore di trattativa che ha fatto seguito ai numerosi incontri delle scorse settimane, sembra finalmente arrivata l’intesa per quanto riguarda la vertenza aperta dalla decisione di Unieuro di chiudere le sedi direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba. La base dell’accordo prevede il “salvataggio” del magazzino piacentino e una trentina dei 188 colletti bianchi ritenuti in esubero, 118 dei quali a Piacenza. Per gli altri cassa integrazione straordinaria a partire dal 1° maggio 2014, oltre a un sistema di incentivi economici all’esodo. Proprio questo era l’ultimo nodo da sciogliere, questa mattina i vertici societari e della nuova controllante Sgm hanno parzialmente accolto le richieste dei sindacati e delle istituzioni piacentine.

La bozza di intesa sarà sottoposta all’assemblea del personale che si riunirà questo pomeriggio e che sarà chiamata a dare l’ok definitivo.

Unieuro, incontro-chiave: l’azienda risponde sugli incentivi
Ruota tutta attorno alla risposta che azienda e nuova proprietà daranno oggi alla richiesta di incentivi per i lavoratori in esubero la conclusione della trattativa sindacale sul caso Unieuro. La dirigenza nella scorsa settimana si era presa qualche giorno di tempo per valutare assieme alla nuova proprietaria Sgm l’ipotesi di accordo avanzata dai sindacati con la mediazione della Provincia: accettata non senza amarezza la decisione di chiudere le sedi direzionali di Piacenza e Monticello d’Alba e fatti digerire tra mille mal di pancia al personale due anni di cassa integrazione straordinaria a partire dal prossimo primo maggio, resta da sciogliere il nodo legato agli incentivi all’esodo per chi sarà licenziato. L’ipotesi sul tavolo è inferiore alle richieste iniziali dei dipendenti, ma superiore a quanto preventivato da Unieuro, che ci ha voluto riflettere per qualche giorno. Oggi il responso nel corso del summit decisivo.
Sono 118 i piacentini a rischio, a cui se ne sommano 70 piemontesi: solo una trentina sarebbe salvata per essere impiegata nella nuova sede di Forlì.

COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA

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