Prefettura sfrattata, Trespidi insiste: “Ci metteremo l’Ufficio scolastico”

09 Gennaio 2014 17:11

prefettura

Il presidente della Provincia Massimo Trespidi conferma la volontà di sfrattare la prefettura da Palazzo Scotti da Vigoleno, in via San Giovanni: “Il progetto  che intendo concretizzare è lo spostamento del Csa (Ufficio scolastico provinciale), per cui la Provincia paga complessivamente 180mila euro annui tra affitto e spese condominiali a Borgo Faxhall, nei locali della prefettura”. Quella che sembrava solo una provocazione di fine 2013, legata in particolare ai costi di affitto dei locali, sta diventando sempre più un’idea concreta, probabilmente al primo punto all’ordine del giorno dell’incontro che lo stesso Trespidi avrà con Anna Palombi, il nuovo prefetto di Piacenza che ha preso servizio ieri e che si è detta ottimista sulla positiva risoluzione della vicenda.

Sempre in tema di razionalizzazione, il presidente della Provincia ha chiarito la decisione di lasciare i locali in affitto a Palazzo Agricoltura: “Accogliendo la preoccupazione espressa dal presidente di Confagricoltura, intendo precisare che lo spostamento degli uffici del servizio Agricoltura della Provincia nella sede dell’ente in corso Garibaldi rientra in una più vasta operazione straordinaria di razionalizzazione, già perseguita dall’amministrazione Trespidi fin dall’inizio del suo mandato, volta a rendere la macchina amministrativa più snella ma nello stesso tempo qualitativamente efficiente a fronte del drastico taglio dei finanziamenti a cui si è assistito negli ultimi anni. Le recenti operazioni di alienazione di parte del patrimonio hanno permesso di sbloccare risorse per investimenti e operazioni straordinarie ma, come ogni buon padre di famiglia farebbe, credo sia importante garantire l’attività ordinaria dell’ente a costi sempre più contenuti. Il risparmio accumulato dal 2009 ad oggi con i tagli agli affitti ha consentito anche di continuare a garantire all’utenza quel servizio di qualità da più parti riconosciuto tramite la conferma di risorse umane qualificate. Senza contare che, con gli oltre 60 pensionamenti che si sono susseguiti negli ultimi anni, la sede di corso Garibaldi offre oggi spazi vuoti che rimarrebbero altrimenti inutilizzati. In ogni caso la qualità del servizio rimarrà intatta”.

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