Carini a “Nel Mirino: “Da collaboratore a direttore di Libertà”

02 Gennaio 2016 00:05

CARINI BRACCHI (5)

Lettore, collaboratore, redattore, vice-caposervizio, vice-caporedattore, poi caporedattore e infine direttore: ecco il percorso che ha portato Stefano Carini, i cui primi articoli per Libertà sono datati addirittura 1978 (quando era solo diciottenne), alla guida del quotidiano di via Benedettine a partire dal primo gennaio 2016, al posto di Gaetano Rizzuto.

Una traiettoria raccontata ieri sera al direttore di Telelibertà Nicoletta Bracchi nel corso della trasmissione “Nel Mirino”, in onda ogni venerdì alle 21. “Quando l’editore Donatella Ronconi mi ha comunicato la nomina – ha spiegato Carini – ho provato emozione, ma anche preoccupazione, vista la grande responsabilità e conoscendo bene cosa Libertà rappresenti per i piacentini. L’ho detto alla mia famiglia, ci ho pensato, ma alla fine ritenevo ingiusto sottrarmi a questa chiamata. Darò tutto me stesso, ho accettato anche perché so di avere anche una buona squadra sia in redazione, sia in tipografia. E posso contare sul supporto di tutto il gruppo”.

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