Cibo avanzato: con Ricibiamo “family bag” per 26 locali piacentini

18 Luglio 2017 13:31

Un piatto delizioso ma la quantità è troppa e così in molti rinunciano alla pietanza che finisce nell’immondizia. Succede spesso nei ristoranti italiani perché molti si vergognano di chiedere gli avanzi, una pratica molto diffusa nel resto del mondo. In base alle statistiche, ogni anno i cittadini italiani mediamente sprecano 146 chili di cibo a testa per un totale di circa 400 euro a famiglia. Cinque milioni di tonnellate è il dato mondiale. Gli studi dicono che un terzo del cibo prodotto viene perso lungo il percorso dal campo alla tavola.
Da ormai tre anni l’associazione PiaceCiboSano si occupa di sensibilizzare sul tema dello spreco del cibo e in collaborazione con Università Cattolica e Iren ha ideato il progetto Ricibiamo che coinvolge gli studenti degli istituti alberghieri di Piacenza e Salsomaggiore e i ristoratori. L’obiettivo era raggiungere 30 esercenti della provincia di Parma e 30 in quella di Piacenza. Nel primo caso l’obiettivo è andato a segno, nella nostra provincia ne mancano ancora 4. Ai ristoratori sono state consegnati i kit (family bag) per confezionare il cibo che i clienti non hanno terminato e intendono mangiare il giorno seguente. Alla fine dell’anno verrà istituito un premio per uno studente e un ristoratore per la creazione del piatto che prevede il minor spreco.
Alcuni consigli per evitare di buttare il cibo: pensare bene a cosa si vuole mangiare prima di fare la spesa o prima di ordinare al ristorante, controllare bene le date di scadenza, non gettare il cibo nel giorno della scadenza quando la dicitura è “consumare preferibilmente entro” perché per diverso tempo sono ancora utilizzabili.

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