La musica secondo Mogol: auditorium gremito alla Fondazione. FOTO

06 Aprile 2018 13:07


La rassegna “Il futuro del Sessantotto. Incontri su un’epoca” promossa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano ieri sera, giovedì 5 aprile, ha avuto come protagonista Giulio Rapetti in arte Mogol, autore di alcuni dei più noti successi musicali interpretati da Mina, Battisti e Tenco. Mogol ha raccontato al pubblico attraverso le domande della giornalista di Libertà Eleonora Bagarotti, la sua storia di figlio d’arte, ma soprattutto quella di un’epoca musicale iniziata nel 1955 con il suo primo testo ufficiale, scritto assieme a Carlo Donida, “Brisciole di baci” interpretato da Mina. Il vero successo arriva nel 1961 quando vince il festival di Sanremo con “Al di là”, scritta insieme a Donida e interpretata da Luciano Tajoli e Betty Curtis; e poi quel sodalizio con Lucio Battisti che si è consolidato sul finire degli anni Sessanta con “Balla Linda”, “Il vento” e “Io vivrò (senza te)”. Il tema della politica legato al Sessantotto è rimasto solo sullo sfondo, la serata che ha visto l’auditorium gremito si è concentrata sulla musica. “Il pop è vita” ha dichiarato Mogol che ha raccontato aneddoti di grandi artisti attuali e del passato. Il presente è quello di un autore che continua a mietere successi e ricevere riconoscimenti: il prossimo arriverà il 10 aprile, all’università di Urbino, dove Mogol riceverà il Sigillo di ateneo come riconoscimento a una carriera.

La rassegna organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano prosegue domenica 8 aprile alle 18 con Pupi Avati.

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