Approvata la variazione di bilancio tra nuove opere ed edilizia scolastica. Scintille Levoni e Barbieri

17 Luglio 2019 12:14

Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la variazione di assestamento di bilancio. Entro il 31 luglio di ogni anno il consiglio deve infatti deliberare in merito alla verifica degli equilibri di bilancio, delle spese correnti e di investimento.

La spesa di parte corrente aumenta complessivamente di oltre 800mila euro. In particolare quasi 400mila euro sono spese finanziate dall’applicazione di avanzo vincolato (oltre 220mila euro per restituzione dei fondi alla regione per funzioni non più delegate e 226mila euro per spese finanziarie da entrate vincolate da leggi o trasferimenti).

Per quanto riguarda gli investimenti viene impiegato un avanzo di amministrazione per il 2019 di 3 milioni 781mila euro dei quali 2,1 milioni per cambiare la modalità di finanziamento di opere già previste e 1.275mila euro per ulteriori investimenti.

Le nuove opere complessivamente per il 2019 ammontano a 1.6 milioni di euro. Le nuove opere sono relative alla viabilità e riguardano i lavori di manutenzione straordinaria della tangenziale sud di Piacenza, della ex statale 10 nel tratto Piacenza Castelvetro e della strada provinciale 462 R Val d’Arda nel comune di San Pietro in Cerro. È stato integrato anche il programma delle opere pubbliche per il 2020 2021. La prima nel 2020 riguarda la strada provinciale 12 di Genova con la riorganizzazione dell’intersezione con la strada provinciale Salsediana nel territorio di Alseno. La seconda riguarda un intervento molto atteso: la strada Provinciale 587 R di Cortemaggiore è il primo stralcio di una più complessiva riqualificazione di questo importante infrastruttura.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica sono previsti interventi di miglioramento sismico nel centro scolastico medio superiore di Fiorenzuola, e presso i licei Colombini, Gioia, Respighi.

Intanto in consiglio provinciale ci sono state ancora scintille tra Antonio Levoni e Patrizia Barbieri. Dopo la sfuriata della Barbieri (sindaco e presidente della Provincia) durante il consiglio comunale di lunedì scorso in cui aveva detto rivolgendosi al consigliere: “Non accetto ultimatum da nessuno”, la polemica non si è ancora placata e oggi in consiglio provinciale ha vissuto il secondo round. A riaccendere la miccia è stato il consigliere provinciale di centrosinistra Christian Fiazza chiedendo spiegazioni sulla mancata attribuzione di deleghe a Levoni, proposta che mai si è concretizzata dopo l’insediamento della Barbieri. Fiazza ha chiesto se sarà Levoni ad occuparsi della trattativa per l’acqua del Brugneto. La Barbieri ha risposto che se ne sta occupando di persona. A quel punto Levoni (che è consigliere comunale e provinciale di centrodestra) ha preso la parola per ribadire che “se dopo 6 mesi le deleghe non sono arrivate evidentemente è perché non se le è meritate oppure ci sono altri motivi a lui sconosciuti visto che è sempre stato collaborativo”.

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