Cassa integrazione, in due mesi sette milioni di ore in più. Cgil: “Dati impressionanti”

21 Giugno 2020 08:11

Nei mesi di aprile e maggio del 2020 nel Piacentino sono state erogate oltre sette milioni di ore di cassa integrazione in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“Leggendo i dati dell’Inps sulle ore autorizzate di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) e di assegni dei Fondi di solidarietà, nel solo bimestre aprile-maggio di quest’anno parliamo di 131 milioni ore (una fotografia parziale, perché le ore possono riferirsi sia a periodi precedenti che successivi) – si legge nella nota di Cgil Emilia Romagna – Cifra ben superiore alle ore autorizzate in tutto il 2010 (il peggior anno della grande crisi) quando furono 118,4 milioni, e superiore pure a quelle dell’intero quadriennio 2016-2019, quando furono 121,7 milioni”.

In sintesi, l’Osservatorio Inps quantifica il ricorso complessivo nel periodo Gennaio-Maggio 2020 in Emilia-Romagna a 136.442.338 di ore (Cigo – Cigs – Cigd) a cui si aggiungono 46.549.396 di ore di assegni dei Fondi di Solidarietà, così suddivise:

Cassa Integrazione Guadagni: 102.559.363 ore di Cigo, in fortissimo aumento rispetto alle 3.479.664 del 2019 (+2.847,4%); 5.474.421 ore di Cigs, in aumento rispetto alle 4.303.245 del 2019 (+27,2%); 28.408.554 ore di CigD, in aumento rispetto alle 102 del 2019. Fondi di Solidarietà: 46.098.500 ore Fondo di solidarietà; 450.896 ore Altri Fondi

Il ricorso in questi primi cinque mesi dell’anno per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni è così suddiviso: 84.908.988 ore operai e 51.533.350 ore impiegati.

 A livello territoriale, sempre in riferimento ai soli dati della Cassa Integrazione Guadagni (differenza tra aprile-maggio 2020 e stesso periodo 2019): Bologna + 33.073.426 ore, Ferrara +6.085.316 re, Forlì-Cesena +10.349.520 ore, Modena +28.180.324 ore, Parma + 10.492.844 ore, Piacenza +7.270.463 ore, Ravenna +8.262.652 ore, Reggio Emilia + 16.887.191 ore, Rimini + 8.057.591 ore.

A questi dati vanno sommati il settore dell’artigianato e i lavoratori somministrati (non erogati dall’Inps ma dai fondi di solidarietà bilaterali): parliamo in Emilia-Romagna di 85.320 lavoratori nel settore dell’artigianato (per ben 20.479 accordi conclusi) e 21.506 lavoratori somministrati coinvolti negli accordi che abbiamo finora sottoscritto (4.450) per accedere agli ammortizzatori sociali.

 “Sono dati impressionanti. – commenta la CGIL Emilia Romagna. Solo grazie alle lavoratrici e ai lavoratori il Paese è rimasto in piedi. Ora siamo ripartiti, ma occorre farlo nel modo giusto: la Regione Emilia-Romagna metta al centro del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima la tutela e la qualità del lavoro. Assieme convinciamo poi il Governo ad accelerare i tempi per l’erogazione della Cassa Integrazione, a estendere oltre il 40% l’anticipo INPS per i lavoratori le cui imprese non anticipano la cassa, prolungare gli ammortizzatori e il blocco dei licenziamenti fino a fine anno”.

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