Settimana della critica: “Zombie” girato a Bobbio è stato evento speciale
12 Settembre 2020 13:33
La Settimana della critica a Venezia chiude con “Zombie” di Giorgio Diritti, girato a Bobbio. Presentato come evento speciale di chiusura della 35. Settimana Internazionale della Critica nella sezione SIC@SIC – Italian Short Cinema, il cortometraggio “Zombie”, é interpretato da Elena Arvigo, ed é stato girato a Bobbio durante il corso di sceneggiatura e regia, “Dall’idea al set”, curato da Giorgio Diritti durante il 2019 per la Fondazione Fare Cinema diretta da Paola Pedrazzini e presieduta da Marco Bellocchio.
“L’esperienza é stata molto positiva, perché innanzitutto si sente che c’è stato un lavoro negli anni che ha portato la Fondazione oggi ad essere qualcosa di strutturato, ad avere una dimensione fatta di situazioni, luoghi, persone” – racconta Giorgio Diritti – “Paola Pedrazzini è una persona eccezionale, di grande qualità umana e organizzativa e abbiamo lavorato benissimo. La gente sul territorio è stata molto disponibile e in tanti ci hanno aiutato a trovare le location, le case, a fare casting. Abbiamo dovuto allestire la dimensione di Halloween l’abbiamo girata a dicembre e i negozianti hanno decorato le vetrine per noi”.
L’idea è nata da un lavoro di gruppo, svolto con i ragazzi del corso sul tema dei rapporti figli-genitori. “Durante la fase di scrittura hanno sviluppato le loro storie, poi, insieme ai miei collaboratori, abbiamo suggerito loro di raccontare qualcosa che fosse più personale, e sono emerse diverse situazioni che riguardavano situazioni familiari, più o meno problematiche. É una storia che è nata dalla terra, da un’esigenza e da un sentimento vissuto, sentito, che ha preso spazio perché condiviso da tutti”.
Il corto mette in scena un momento critico in una famiglia, concentrandosi sulle piccole solitudini della madre e della figlia, e ha una svolta finale molto spiazzante: “Quando siamo sotto stress affettivo quando i nostri equilibri e le nostre logiche so trasformano perché siamo sotto attacco ci si muove in una palude in cui è facile sbagliare perché si è pressati dal dolore. Il film parla di come i bambini si trovano a volte a diventare le armi del conflitto tra genitori e in crisi e questo é terrificante, non dovrebbe mai accadere”.
Il corto é interpretato da Elena Arvigo: “Ho cercato un po’ nei miei ricordi di casting, dove anni fa avevo incontrato Elena e mi aveva colpito molto. Nel frattempo l’avevo vista a teatro un paio di volte, e l’ho chiamata, perché aveva la sensibilità giusta, l’età giusta, e soprattutto l’intelligenza. Quando lavori con un attore, é molto importante che ci siano le possibilità di dialogo. Lei non recita le battute, le sente, le fa sue, sembra scontato, ma in realtà ci sono in giro attori che recitano secondo dei cliché”.
Come ci ha raccontato Gianni Amelio l’anno scorso, anche Diritti volentieri tornerebbe a Bobbio: “Quando c’è un posto bello dove si sta bene si mangia bene, si viene coccolati, é facile che ne esca qualcosa di buono. Il gruppo di lavoro é consolidato e c’é tutto quello che serve per lavorare al meglio. Sarei molto felice di tornare se ci fosse un’altra possibilità”
Nel frattempo “Volevo nascondermi” é tornato in sala: “Il film é stato un po’ sfortunato nel suo percorso, paradossale perché era appena stato premiato, aveva una grande promozione ed é uscito solamente al sud per pochi giorni prima del lockdown. Questo lo ha penalizzato però malgrado tutto la cosa positiva é che chi lo vede lo ama e ne parla con grande entusiasmo e nel suo piccolo e il film che ha il migliore incasso in rapporto alle copie, é il titolo italiano che sta incassando di più. Certo se uno pensa a cosa poteva essere un po’ piange, ma lacrime finte, da cinema, in confronto alle lacrime vere che abbiamo visto piangere in questo periodo drammatico”.
Per la storia di Antonio Ligabue sarà comunque una vita anche all’estero: “Uscirà in Francia a novembre, in altri paesi in Europa, mi sembra anche in Cina. E anche il corto non resterà nel cassetto, è un film comprodotto con Rai Cinema quindi avrà l’opportunità di passare in televisione. E stiamo anche per incontrare un distributore estero che si occupa di cortometraggi a livello mondiale, dove c’è un’attenzione e di un mercato”
Abbiamo incontrato anche una degli allievi del corso, che mai avrebbero pensato di poter presenti qui a Venezia ad accompagnare il film. Cristina Perico viene da Bergamo e ha lavorato alla sceneggiatura: “Non conoscevo la Fondazione Fare Cinema, mi è comparsa la promozione del corso via Facebook, quindi grazie all”algoritmo! Sono pochissime le scuole che danno la possibilità di incontrare e lavorare con tanti professionisti, e sono stata così bene che adesso sono iscritta al corso di sceneggiatura condotto da Valia Santella. Il clima è molto familiare, perché oltre ad essere grandi professionisti sono tutte persone di grande cuore”.
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