Prende vita la sezione romana. “L’allestimento raccontato in diretta”

05 Gennaio 2021 18:46

S’intitola “Archeo-Backstage”, andrà in onda il mercoledì e il sabato a partire dall’8 gennaio alle 20.30, e sarà come assistere in diretta ai lavori di allestimento della sezione archeologica di Palazzo Farnese. In tempi di ‘lockdown culturale’ e di restrizioni abbiamo deciso, insieme al direttore Antonella Gigli, di postare ogni giorno sulla pagina Facebook dei Musei Civici di Palazzo Farnese, i lavori relativi alla realizzazione di questo nuovo importante segmento del museo cittadino”.

Così l’assessore alla cultura del Comune di Piacenza, Jonathan Papamarenghi, ha illustrato questo nuovo e interessante progetto: “La nuova collezione archeologica – ha quindi spiegato l’assessore – è il risultato di un lavoro di quattro anni di selezione, restauro e studio di materiali archeologici, perlopiù inediti e mai esposti e racconterà più di settecento anni di storia della città di Piacenza, dalla sua fondazione nel 218 a.C. all’Alto Medioevo, ma saranno presentati anche reperti precedenti la nascita della Placentia voluta dal console romano Marco Emilio Lepido”.

Prosegue Papamarenghi: “Ogni giorno Francesca Fabbri, insegnante e operatrice culturale che ha già lavorato ai Musei di Palazzo Farnese e all’allestimento di “Guercino a Piacenza”, riprenderà con la propria telecamera materiali mai visti, reperti che risalgono ad epoche remote e i lavori per l’allestimento della sezione archeologica che quotidianamente verranno poi postati su Facebook e saranno visibili da tutti. Sarà ‘dietro le quinte’ del tutto inedito a costo zero per l’amministrazione; la dottoressa Fabbri, che ringrazio in modo particolare perché svolgerà gratuitamente riprese e montaggio per poi postarle sul social più popolare, e sarà possibile per tutti gli appassionati, seguire un percorso che andrà avanti per qualche mese, in attesa che i musei possano riaprire al pubblico”.

Attualmente è soprattutto il comitato scientifico, composto da Antonella Gigli, dall’architetto Manuela Corvi (che ha seguito la fase di recupero dei sotterranei), dall’ingegnere Chiara Gazzola (per gli allestimenti), dal professor Nicola Crimiti (studioso di storia romana) e il dottor Marco Podini (archeologo e ispettore della Soprintendenza) a occuparsi di questi interventi. “La sezione romana – afferma ancora Papamarenghi – a partire da un’intuizione dell’ex assessore alla cultura Tiziana Albasi, va avanti da diversi con un lavoro di continua integrazione di materiali e ricerca scientifica: i materiali che daranno vita a questa nuova sezione erano stati portati da Piacenza a Parma, Bologna e Ferrara per essere studiati, ma con questa nuova apertura torneranno finalmente a casa perché appartengono al nostro territorio e risalgono a scoperte avvenute in città e provincia a partire dai rinvenimento a Veleia”.

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