Perde i nonni e diventa artista delle “mani”. Opera dedicata al Covid

12 Febbraio 2021 11:00

Mani che si stringono, che si danno forza, che “passano” il proprio cuore all’altro. C’è tutta la potenza dell’amore nelle opere create dalla piacentina Silvia Callegari. Nell’ultimo quadro realizzato c’è anche speranza: due mani che si tengono strette e che si incoraggiano a superare questo duro periodo contrassegnato dalla pandemia da Covid. E il pensiero va anche a chi, quelle mani, non le ha potute più stringere. A quelle famiglie che non hanno avuto la possibilità di tenere per mano i propri cari strappati dalla violenza del virus. “Ci sono diversi modi di interpretarlo – spiega l’artista – io ho voluto dare un significato di rinascita, ma conta il messaggio che arriva ad ognuno di noi in base alle proprie esperienze personali”. Silvia, anni fa, ha vissuto un lutto in famiglia che l’ha cambiata e che ha interrotto la sua attività per diverso tempo. “Nel 2013 ho perso entrambi i miei nonni a cui ero molto legata – racconta – per me erano come genitori. Ho avuto il cosiddetto “blocco dell’artista”, non riuscivo più nemmeno a prendere in mano un pennello. Nella mia testa però riecheggiava una frase che mi era stata detta. “Un giorno la forza dei tuoi nonni la ritroverai nelle tue mani”, ed è stato proprio così. Ho ripreso a dipingere- spiega Silvia – e mi sono concentrata su una parte del corpo che ritengo sia fondamentale”.

Silvia si lascia però ispirare anche da temi sociali. E’ rimasta particolarmente colpita dalla situazione drammatica della Striscia di Gaza e ha creato diverse opere ispirate alle vite innocenti sacrificate ogni giorno: “Invito i cittadini a riflettere, come ho fatto io davanti all’immagine di un padre disperato, che tiene in braccio l’unico figlio mutilato da quelle stupidi armi. Dal 2007 vengono uccise e trucidate persone che non hanno colpe. Non si può rimanere indifferenti a tutto quello che sta accadendo”.

BIOGRAFIA: Silvia Callegari, 37 anni, nata a Piacenza, città in cui vive e lavora. Dopo essersi diplomata presso il liceo artistico Cassinari, si trasferisce a Firenze dove, sotto la guida del professor Giovannelli, si laurea in “Arti Visive e Pittura”, presso l’Accademia delle Belle Arti. Nel 2008, dopo la laurea, torna nella sua città natale ed inizia ad esporre, allestendo mostre personali e collettive in tutta Italia e partecipando a numerosi concorsi e manifestazioni. I suoi lavori nascono dalla necessità di esprimersi attraverso le arti figurative di un contesto contemporaneo, con una visione pittorica di ricerca di immagini dense e ricche di emotività.

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