Inaugura a Milano “Il labirinto invisibile” del piacentino Buscarini

16 Giugno 2021

“Che traccia hanno lasciato le restrizioni, il distanziamento sul modo in cui ci relazioniamo gli uni agli altri? Come ci stiamo adattando a questi cambiamenti? Quali riflessioni è necessario fare riguardo la nostra socialità e il ripensamento del fare cultura?”. Sono le domande che il danzatore e coreografo piacentino Riccardo Buscarini si è posto, insieme alla collega Francesca Lando del collettivo londinese Immuto, per partorire “Il labirinto invisibile”, installazione artistica ed esperimento socio-coreografico che inaugura oggi, 16 giugno, allo Spazio Leonardo di Milano, in viale della Liberazione 16/a. Sarà possibile accedere gratuitamente, fino a settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.
Un’operazione tra opera d’arte e allestimento di spazi, installazione “site-specific” ed esperimento coreografico. “Un po’ in stile Dogville, e ispirato a quello della Cappella di San Severo a Napoli – ci spiega Buscarini – è un labirinto disegnato a terra, realizzato con strisce di nastro adesivo, con un quadrato al centro. E’ invisibile, anche come metafora della socialità negata e che ora riappare come un reperto, uno stimolo atavico”.
Non sono al momento previste esibizioni. “Regaliamo però un video al pubblico che può fungere da istruzioni per l’uso – conclude Buscarini -, realizzato con Matteo Rapalli e Fausto Mazza, in cui le danzatrici Melania Pallini e Laura Gazzani attivano il labirinto attraverso una coreografia ispirata dal suo percorso”.

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