Alternativa per Piacenza si spacca: “Oggi convergenza impossibile”

17 Gennaio 2022 19:28

Il centrosinistra si spacca, fine dell’esperienza di “Alternativa per Piacenza” e strade ora divise. La convocazione di una conferenza stampa mercoledì pomeriggio per comunicare “aggiornamenti sul percorso di ApP” era stata sibillina. Poi, a poche ore dalla riunione del tavolo politico, ecco circolare la comunicazione interna di cui Libertà è venuta in possesso a decretare il fallimento dell’esperienza iniziata un anno fa. “Prendiamo atto, senza polemiche, che al momento permangono due modi diversi di intendere la proposta che si vuol sottoporre ai cittadini, in termini di approccio, carica innovativa, chiarezza di campo, logiche di partecipazione. Continueremo ben inteso a lavorare perché il progetto di un centrosinistra unito vada avanti e trovi finalmente, quando sarà possibile, una convergenza che per noi deve essere naturale ma che, persistendo le condizioni attuali, oggi risulterebbe oggettivamente forzata. Gli avversari per noi sono e restano in un altro campo, a destra. Auguriamoci a vicenda le migliori fortune, tenendo aperto il più possibile quel dialogo utile a chiarire posizioni e trovare elementi comuni”.

A firmarla Davide Bastoni, Enrico Caruso, Giuseppe Castelnuovo, Sergio Dagnino, Stefano Forlini, Luigi Rabuffi, Giovanni Toscani, Milvia Urbinati, Davide Vanicelli. In altre parole il fronte – composto da Movimento 5 stelle, Pc in Comune, ambientalisti per dirne alcuni – che ha più osteggiato la proposta di primarie avanzata dal Partito Democratico ormai un mese fa per risolvere l’impasse creatosi sulla scelta del candidato sindaco.

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