Ufficialmente aperto il corso “Medicine and Surgery”. Nuova sede in cinque anni

28 Marzo 2022 11:06

Cerimonia ufficiale di apertura dell’anno accademico del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Medicine and Surgery” dell’Università di Parma, attivato quest’anno nella sede di Piacenza. La inaugurazione si è svolta nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni di Piacenza, attuale sede del corso di laurea.

Presenti alla cerimonia il magnifico rettore Paolo Andrei, il direttore dipartimento Medicina e Chirurgia Ovidio Bussolati, il referente del corso Marco Vitale, il direttore generale dell’Azienda USL di Piacenza Giuliana Bensa, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, oltre a numerose personalità ed esponenti della realtà piacentina. Presenti anche gli studenti iscritti al corso, buona parte dei quali proveniente da tutte le parti del mondo.

Il corso in “Medicine and Surgery” – interamente in lingua inglese e attivato in tempi record grazie a un lavoro congiunto tra Università di Parma, Ausl e Comune di Piacenza e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna – è nato da un lato per rafforzare l’offerta formativa dell’Università di Parma in ambito medico-chirurgico e dall’altro per potenziare il settore sul territorio regionale e in particolare piacentino: una sfida e nello stesso tempo una grande opportunità di crescita e di sviluppo.

“Oltre a rappresentare un significativo rafforzamento dell’offerta formativa di Piacenza, andandosi ad aggiungere alla Cattolica e al Politecnico, offre ai giovani una elevata prospettiva professionale internazionale – ha spiegato il rettore Paolo Andrei -. Si tratta di una tessera importante nel sistema universitario regionale, in questo modo senz’altro più competitivo e attrattivo, e anche di un grande investimento e valore aggiunto per la sanità del nostro territorio, a fronte delle sfide che la sanità oggi ha davanti a sé. Che sono sfide globali, e non può che essere così nella società in cui viviamo”.

Il rettore ha poi sottolineato il valore dell’apertura internazionale, punto di forza di “Medicine and Surgery”: “La scelta stessa dell’inglese come lingua veicolare costituisce una specificità rilevante nel panorama universitario italiano per i corsi di medicina, diventa un “plus” di attrattività per i e le giovani di tutto il mondo e proietta gli studenti e le studentesse che usciranno da questo percorso formativo in un orizzonte molto ampio. Gli iscritti al primo corso sono 100, ai quali si aggiungeranno quelli dei prossimi anni. Questo rappresenta una importante crescita anche per Piacenza”.

“E’ un progetto che coltivavamo da tempo, portato avanti nel periodo più buio del covid – ha spiegato il sindaco Patrizia Barbieri -: e siamo riusciti ad ottenere un risultato straordinario per la nostra città. È certamente un’opportunità strategica per lo sviluppo del sistema sanitario. La nostra comunità è lieta ed onorata di poter ospitare docenti e studenti provenienti da tutto il mondo, che sottolineano ulteriormente l’identità universitaria di Piacenza – ha proseguito il primo cittadino -. Grazie al protocollo sottoscritto lo scorso novembre con il Ministero della Difesa, il corso di laurea, oggi ospitato dal Collegio Alberoni, avrà come sede definitiva l’ex Ospedale Militare, permettendo così anche il recupero e la valorizzazione di una struttura storica e strategica proprio nel cuore della città. In merito alle procedure e ai tempi di realizzazione della futura sede, Barbieri ha sottolineato che da parte del Comune tutte le pratiche sono state svolte, e ora sono in attesa dei progetti da parte dell’Ausl. “Dovrebbero servire 18 mesi per la progettazione, poi si procederà con la realizzazione”.

Sui tempi globali di realizzazione si è espresso il direttore generale dell’Ausl Giuliana Bensa: “Per il trasferimento nell’ex-ospedale militare, tra progettazione e realizzazione, contiamo di non metterci più di 5 anni. Non si tratta di un’operazione semplice, in quanto si va ad intervenire su un edificio storico”. “Come previsto dal PNRR, l’Ausl di Piacenza, oltre a un importante ammodernamento del parco tecnologico e digitale in ambito ospedaliero, vedrà un ulteriore potenziamento della rete delle strutture territoriali – ha proseguito Bensa -, arrivando a contare su 12 Case della Comunità, 3 Centrali operative territoriali e 2 Ospedali di Comunità. Questa struttura di offerta garantirà agli studenti del corso di laura un contesto in cui potranno immergersi in tutta la filiera delle attività proprie della medicina, dalla prevenzione alla riabilitazione, attraversando tutti i setting dell’assistenza sanitaria”.

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