“Sentinelle della Memoria”: il libro sulla Resistenza dell’ex ispettore Magri

12 Agosto 2022 05:32

“Chi per la patria muor vissuto è assai …Piuttosto che languir sotto i tiranni, è meglio morir sul fiore degli anni”.

L’ultimo libro dedicato alla guerra civile nel piacentino e nell’Oltrepo pavese dell’ex ispettore di polizia (oggi in pensione) Antonio Magri si chiude con le note del ritornello dell’opera “Donna Caritea regina di Spagna” intonate dai fratelli Attilio ed Emilio Bandiera mentre si avviavano davanti al plotone d’esecuzione.

Si tratta di un episodio del nostro Risorgimento ma che ha fatto molto bene a ricordare Magri nel suo volume intitolato: Sentinelle della Memoria  testimonianze inedite sulla resistenza”, edizioni Guardamagna da poco tempo in libreria.

Le testimonianze meticolosamente raccolte dall’autore sono l’eco di voci di ormai anziani partigiani ma anche di loro figli, o di coloro che ai tempi della guerra civile erano bambini o ragazzini, ma che hanno potuto assistere a terribili episodi di quel conflitto: parlano così testimoni delle valli del Trebbia, Tidone; Nure, Luretta, Perino, Scuropasso, Coppa, Boreca, Staffora. Magri  è al suo secondo libro, aveva già scritto della Resistenza nelle nostre valli con il volume “Il cuore sulle colline”.

Questa volta ci racconta dell’aereo alleato P 61 B “Black Widow che il 21 febbraio del 1945 decollato da Pontedera fu colpito da contraerea tedesca mentre sorvolava la nostra provincia. I velivolo precipitò  a Ovest di Mezzano Scotti sfracellandosi, mentre i due avieri si salvarono lanciandosi con il paracadute.  Vi sono poi i racconti di Alfredo Santo di Pecorara allora bambino, che ricorda del grande rastrellamento dell’inverno 1944/45, i racconti di Sandro Bongiorni che narra dell’arrivo dei “mongoli” della divisione tedesca  Turkestan  a Bettola, di Giovanni Fagiani di Camminata di Piozzano che racconta di aver incontrato il famoso partigiano piacentino Valoroso. Riportati anche i ricordi di Gino Macellari di Rovaiola di Cortebrugnatella, classe 1931, che ricorda della cattura di due partigiani portati in piazza a Marsaglia. Ugo Losi che racconta della morte di un partigiano Mario Busconi, ucciso in un conflitto a fuoco con i tedeschi a Cicogni di Pecorara, di un partigiano sepolto vivo accanto all’albero Buscaglia sul Monte Penice.

I volume è corredato da fotografie raffiguranti case, casolari, stalle, oggetti che ci riportano a quella guerra civile consumatasi nelle nostre valli fra il 1943 e il 1944.  Fotografie recenti di oggetti e cose che ancora oggi portano i segni di quella guerra che di quel conflitto ci parlano se si vuole ascoltarli.

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