“Il capitalismo che vorremmo”. Torna il Festival della cultura della libertà

10 Gennaio 2023 12:15

Con il tema “Il capitalismo che vorremmo. Quali libertà economiche al tempo dello statalismo?” torna il Festival della cultura della libertà, organizzato dall’associazione dei Liberali Piacentini in collaborazione con il quotidiano “il Giornale”, Confedilizia, European students for liberty, e dedicato, in questa settima edizione, al suo ideatore, l’avvocato Corrado Sforza Fogliani. Fondamento, secondo le intenzioni dell’ideatore del festival, è il confronto delle idee.

L’appuntamento è per il 28 e 29 gennaio al PalabancaEventi di via Mazzini, con una anteprima venerdì 27 a cui parteciperanno Beppe Ghisolfi, il direttore scientifico del festival Carlo Lottieri, Pierluigi Magnaschi e Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, e dedicata al tema “Il diritto, la proprietà, la banca. E la carta stampata”.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Sabato 28 gennaio, in Sala Panini (10-10.30) Rassegna stampa con Nicola Porro. Sempre in Sala Panini (10.30-11), previsti i saluti del presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, del presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa e di Augusto Minzolini, direttore de “il Giornale”. La I sessione (11-12.30) verterà sul tema “La crisi economica al di là dei numeri. Cosa fare per poter ricostruire la speranza?”, con Alessio Cotroneo, Marco Valerio Lo Prete, Giorgio Spaziani Testa, Elena Vigliano. A seguire (12.30-13.15), lectio magistralis di Carlo Lottieri sul tema “Stato moderno e declino della proprietà privata”.
Dalle 13.20, Camminata per un omaggio alla Stele contro tutti i totalitarismi eretta al Giardino della Libertà dall’Associazione dei Liberali piacentini. Dopo la pausa pranzo, sessioni in contemporanea: la II (ore 15.30-17.15, “Dopo la globalizzazione. Come nazionalismo e unionismo continentale stanno favorendo il presente degrado”, con Eugenio Capozzi, Renato Cristin, Roberta Modugno, Guglielmo Piombini) e la III (ore 17.30-19.15, “Tra complottismo, élites e democrazia. Le decisioni collettive e le loro rappresentazioni”, con Roberto Festa, Markus C. Kerber, Carlo Lottieri), in Sala Panini; la IV (ore 15.30-17.15, “In cosa crede il nostro tempo? Le radici religiose della crisi”, con Sergio Belardinelli, Dario Caroniti, Raimondo Cubeddu, Michael Severance) e la V (ore 17.30-19.15, “Verso una società del controllo totale? Le ‘profezie’ di Orwell e la realtà contemporanea”, con Gianluca Barbera, Camillo Langone, Riccardo Manzotti, Diana Thermes), in Sala Verdi.
Domenica 29 gennaio in Sala Panini, dalle 8.30 alle 10.15, la VI sessione si occuperà di “Grandi imprese e giornali, nuovi media e capitalismo di relazione. Pluralismo e conformismo nella società contemporanea”, con Riccardo De Caria, Michele Silenzi, Giuseppe Portonera. Dalle 10.30 alle 11, Rassegna stampa con Daniele Capezzone. Tra le 11 e le 11.45, sessione VII incentrata su “I rapporti tra aziende e politica: quanto è difficile la libertà d’iniziativa, quanto è facile il parassitismo statale”, con Roberto Brazzale, Florindo Rubbettino, Alessandro Trentin. In Sala Verdi, sessione VIII (ore 8.30-10.15, “Mercati globali, governi locali. Ripensare le radici comunali del grande capitalismo europeo”, con Dario Ciccarelli, Aurelio Mustacciuoli, Paolo Pamini, Alessandro Vitale) e lectio magistralis (ore 12.15-13) di Stefano Moroni su “Ripensare le città: quali regole per quale libertà”. Dopo la pausa pranzo, ultima sessione (la IX, in Sala Panini, a partire dalle 15.15) sul tema “Quale politica al tempo degli oligarchi d’Occidente?”, con Luigi Marco Bassani, Luigi Curini, Pierluigi Magnaschi, Andrea Venanzoni. Alle 17, conclusioni affidate a Carlo Lottieri.

 

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