Aumento tassa di soggiorno, civica Barbieri: “Prima la lotta a sommerso e abusivi”

18 Febbraio 2023 18:41

“Prima di alzare la tassa di soggiorno vessando gli operatori onesti, l’amministrazione dovrebbe muoversi in modo serio sull’abusivismo”. Così affermano i consiglieri comunali di minoranza Patrizia Barbieri, Federica Sgorbati, Barbara Mazza, Massimo Trespidi e Jonathan Papamarenghi, in replica all’aumento della tassa di soggiorno deliberato dalla giunta Tarasconi a partire dal 1° aprile. L’imposta destinata ai clienti delle strutture ricettive in città, infatti, passa dalla fascia tra 0,50 e 2 euro a quella tra 1 e 3,50 euro, in base al lusso dell’albergo.

Il gruppo civico di centrodestra annuncia che provvederà ad “approfondire, come richiesto dalle associazioni di categoria, anche la questione del recupero del sommerso a partire dalla verifica dettagliata degli incassi della tassa di soggiorno da parte del Comune i cui dati abbiamo formalmente richiesto nella giornata di ieri. Non ci limiteremo a questo, bensì suggeriremo e solleciteremo l’amministrazione su specifiche iniziative volte a limitare l’abusivismo e il nero negli affitti brevi con l’utilizzo di piattaforme come Airbnb: la concorrenza sleale generata verso albergatori, gestori di bed and breakfast e coloro che affittano le case alla luce del sole sta generando un forte squilibrio in questo mercato”.

Poi gli esponenti di opposizione della civica Barbieri-Liberi rilevano: “Pagare di più per avere di meno: è questa la formula che l’amministrazione Tarasconi mette in campo per rendere appetibile Piacenza per visitatori e turisti. Il territorio vedeva un turismo in crescita esponenziale, come rilevato dagli stessi operatori di settore, grazie a iniziative di livello, tra le quali la mostra internazionale dedicata a Gustav Klimt o Estate Farnese, capaci di far competere Piacenza con grandi realtà consolidantesi in parecchi anni”.

“Eppure – aggiungono i consiglieri di centrodestra – dopo ben dieci mesi di governo, l’unica cosa che questa giunta ha fatto e fa per il turismo è alzare l’imposta di soggiorno. Un aumento particolarmente gravoso perché vede addirittura un raddoppio per quasi tutte le tipologie di strutture ricettive. Il paragone che l’amministrazione ha voluto fare con città vicine dimostra, inoltre, come non conosca né il settore né la realtà piacentina siccome i servizi offerti dalle realtà considerate sono ben diversi da quelli di Piacenza e perché, come confermato da diversi studi sul costo della vita, Piacenza è tra quelle con il costo dei pernottamenti più bassi d’Italia”.

Barbieri, Sgorbati, Mazza, Trespidi e Papamarenghi incalzano la maggioranza anche sul recente annuncio di una prossima rassegna estiva al Farnese ridotta per motivi di budget. “La scusante raccontata dalla giunta per l’aumento della tassa di soggiorno è delle più banali: ‘Più fondi per fare di più’, salvo poi smentirsi immediatamente siccome contestuale è l’annuncio della drastica riduzione di un’iniziativa apprezzata come Estate Farnese, che alla prima edizione, quella 2021, e nonostante l’obbligo di numeri contingentati anti-Covid, aveva raggiunto lo straordinario risultato di oltre 20mila spettatori con 102 iniziative tra giugno e settembre. Un’amministrazione deve anzitutto ridurre le spese, ottimizzare le risorse e ben gestire le disponibilità economiche a disposizione anziché chiedere tanti altri soldi ai piacentini e ai turisti. Va poi registrato che il tavolo tecnico, previsto dal regolamento comunale alla presenza degli assessori competenti, ha espresso da parte di tutte le associazioni di categoria del settore un parere fortemente contrario all’aumento dell’imposta ma ancora una volta l’amministrazione Tarasconi ha dimostrato di disinteressarsi totalmente dell’opinione dei rappresentanti dei settori economici, oltre a quello dei cittadini”.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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