La malattia mentale incontra cinema e teatro. “Matti che si divertono a fare i matti”

03 Marzo 2023 05:00

“Una bella compagnia di matti che si divertono a fare i matti”. E’ tutta in questa frase estrapolata dal documentario “Teatro, amore e fantasia” la grandezza del progetto ideato e portato avanti da “I diurni e notturni” e presentato al teatro Filodrammatici. Un progetto di Nicola Cavallari, con protagonisti dodici pazienti-attori del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Piacenza, che a causa del lockdown avevano dovuto interrompere nel febbraio 2020 il laboratorio teatrale promosso dai  Diurni e Notturni con Teatro Gioco Vita.

Alla presentazione del mediometraggio anche l’attore Claudio Casadio che da mercoledì è in scena a Piacenza con lo spettacolo “L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi” con il quale affronta con grande sensibilità il tema della malattia mentale perché il teatro ha il dovere di trasmettere messaggi importanti e di valore sociale e civile. “Con questo spettacolo ci piace riportare l’attenzione sulla legge Basaglia che ha aperto i manicomi e le case di cura dando dignità alle persone – le parole di Casadio – uno tema delicato che molte porta le persone ad aprirsi e confrontarsi, credo che la malattia mentale sia più vicino a tutti noi di quello che pensiamo”. “Se non avessi iniziato a fare teatro avresti avuto qualche problema nella mia vita , il teatro mi ha salvato” chiosa Casadio.

Dopo essersi esibito mercoledì e giovedì, stasera sarà l’ultima performance teatrale al Filodrammatici di Casadio che, nel frattempo, ha applaudito i dodici pazienti-attori che hanno dato vita con la loro spontaneità al documentario “teatro, amore e fantasia”. “Un documentario divertente ed emozionante – spiega Cavallari -. Un modo per raccontarsi, spesso infatti si è inascoltati e grazie al teatro uomini e donne hanno avuto l’opportunità di manifestare i propri pensieri”. Per Piero Verani, dirigente psicologo dell’Ausl di Piacenza “un laboratorio teatrale che assume anche valenza terapeutica avendo un risvolto ampiamente positivo dal punto di vista sociale”. Alla presentazione del documentario anche l’assessore alla Ricerca Francesco Brianzi: “E’ bello trovarsi qua a teatro per evidenziare una spinta volta all’arte e allo spettacolo con attenzione a temi particolari come la sanità mentale”.

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