Il marketing della sigaretta tra fascino e manipolazione: è la mostra Paradiso Artificiale

13 Marzo 2025 09:40

Immaginatevi un medico in camice bianco che, con un sorriso rassicurante, raccomanda ai suoi pazienti di fumare sigarette per il loro benessere: un’illusione che, incredibilmente, ha caratterizzato le campagne pubblicitarie degli anni ’40. Successivamente, il fumo cominciò a essere associato a pericoli per la salute, ma senza mai smettere di essere anche simbolo di fascino e libertà, attraverso immagini iconiche come la “poesia” del cowboy solitario, oppure della donna che, accendendo una sigaretta, grida al mondo intero la sua emancipazione. E oggi? La sigaretta, ormai ritratta come un’icona nostalgica, è diventata quasi un ricordo di tempi passati, ma continua a farci riflettere su come siamo stati manipolati, a nostra insaputa, da messaggi pubblicitari abili e subdoli.

È questo il tema centrale della mostra “Paradiso Artificiale, il marketing di un secolo in fumo”, curata dal giovane grafico piacentino Daniele Sciaudone. Un viaggio dai primi del Novecento ai giorni nostri che svela come l’industria del tabacco abbia costruito un mondo parallelo attorno alla sigaretta, trasformandola in un prodotto iconico. Un allestimento, realizzato dall’associazione Fase Luce in collaborazione con i Comuni di Piacenza e Carpaneto, che ci invita a guardare con occhi più critici le strategie pubblicitarie del presente, ora che il mercato si è spostato verso sigarette elettroniche e vaporizzatori.

La mostra, tra i progetti vincitori del bando YouthBank 2024 finanziato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, è ospitata dalla biblioteca Passerini Landi, mentre da sabato si sposterà – fino al 29 marzo – a palazzo Ghizzoni Nasalli, sempre nel cuore della città.

L’inaugurazione della mostra, sabato 15 marzo a Palazzo Ghizzoni Nasalli, sarà accompagnata da un programma ricco di attività. Dalle 9 alle 13, si terrà un laboratorio dedicato alle scuole superiori della città. Nel pomeriggio, dalle 17, una tavola rotonda offrirà l’opportunità di ascoltare esperti come il professor Emanuele Follenti, Sciaudone stesso e Giulia Bocchi, autrice della ricerca che ha ispirato la mostra. L’ingresso è libero.

La locandina dell’evento

© Copyright 2025 Editoriale Libertà