“Sette giorni per paesaggi”: tra Morfasso e Mignano un suggestivo finale di festival

14 Settembre 2021 04:20

Camminare nella storia, in una domenica all’insegna del contatto con l’ambiente, naturale e artificiale, dell’Alta Val d’Arda, tra le montagne di Morfasso, in giornata, e la Diga di Mignano, in serata. Così si può sintetizzare la giornata del 12 settembre organizzata dal “Laboratorio Creativo En” a conclusione dell’edizione pandemica 2021 (realizzata nei mesi scorsi a colpi di illuminanti podcast online) del festival “Sette giorni per paesaggi”; una giornata finalmente “in presenza” e “en plein air” sempre nel solco del divulgare forme complesse di interpretazione dei paesaggi che abitiamo per maturare maggiore consapevolezza del posto che occupiamo nel mondo.

Durante la giornata, con un percorso ad anello attorno a Morfasso e il Passo dei Guselli, si è snodata un’escursione teatrale curata, in sinergia con il Museo della Resistenza di Sperongia di Morfasso, dal progetto “Walking in Fabula” dell’attore-autore, ricercatore di memorie e guida escursionistica piacentino Umberto Petranca (coadiuvato da Alessandro Pigazzini del Museo e dal geografo e guida ambientale Giuseppe Noroni). Una coinvolgente forma contemporanea dell’antico “dramma a stazioni” che qui si è concentrata sui tristemente famosi eccidi nazifascisti ai Guselli e alla Rocchetta, gli episodi più drammatici e sanguinosi della Resistenza partigiana piacentina, in un coinvolgente mix di storiografia, approfondimenti e testimonianze fatte rivivere “da dentro”.

Il cerchio s’è chiuso in serata all’insegna del cinema indipendente e di ricerca con l’incantesimo prodotto da una spettacolare proiezione sulla Diga di Mignano, poco più a valle verso Lugagnano. “La strada per le montagne” della regista milanese Micol Roubini è un film fuori canone che non ha mancato di sollecitare assonanze con l’escursione della giornata, il racconto di un lungo “viaggio della memoria” alla ricerca della casa dei nonni, abbandonata dalla 2° Guerra Mondiale in un piccolo villaggio dell’Ucraina occidentale. Una performance proiettiva rara e di fortissima suggestione grazie anche alla collaborazione del Consorzio di bonifica, evento conclusivo degli “Atti clandestini in terre mobili” realizzati nell’ultimo anno con Roubini dal festival piacentino “Sette giorni per paesaggi” in collaborazione con il festival modenese “Periferico”.

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