Frida Bollani Magoni e Sergio Rubini incantano Veleia con musica e poesia

11 Luglio 2022 17:22

Foto e recensione di Donata Meneghelli

Due stelle nella notte di Veleia: sono la giovane e talentuosa musicista Frida Bollani Magoni e il celebre attore di cinema e teatro Sergio Rubini. E’ stato un vero incanto l’evento speciale pensato per il Festival di Teatro Antico, andato in scena domenica sera nel foro di Veleia, luogo unico per un rito che si ripete ogni estate con rinnovata energia.

La diciassettenne figlia d’arte, talento raro, è stata scoperta dal grande pubblico grazie alle sue emozionanti esibizioni al Quirinale per il Presidente della Repubblica nel 2021, con Roberto Bolle per il Duomo di Milano e nella trasmissione del padre Stefano Bollani, Via dei Matti numero 0.
Veleia ha finalmente e pienamente goduto della sua voce, della sua bravura al piano, della sua cultura musicale che attinge a capolavori della musica internazionale, riarrangiandoli e proponendoli attraverso uno sperimentalismo fresco e di qualità.

Dalle note di “Hallelujah” di Leonard Cohen a “La Cura” di Battiato a “Caruso” di Dalla, da “Black Birds” dei Beatles (che mamma Petra Magoni propose nel 2004 nel memorabile album di Musica Nuda per voce e violoncello) ad “Iron Sky” di Paolo Nutini al “Don’t let me be Misanderstood” che Nina Simone cantò per la prima volta quasi 60 anni fa. Per passare da un sapiente mix di brani celeberrimi come “Over the Rainbow” e “The sun in your eyes”, e ad una riuscitissima fusione del brano spiritual “Amazing Grace” (reso celebre da Aretha Franklin) con “Moon river” (altro celeberrimo brano che fa parte del nostro immaginario musicale da oltre mezzo secolo), fino al dono di un prezioso inedito composto e scritto dalla stessa Frida.

Straordinaria la partecipazione al suo fianco del generoso Rubini che ha impreziosito il concerto con intermezzi di letture poetiche scelte con l’accuratezza e l’amore di cui un artista sensibile come lui è capace. Rubini ha così dato corpo e voce ai versi d’amore di Neruda, Pavese e Szymborska. Un evento unico quello creato per Veleia dalla direttrice artistica del Festival Paola Pedrazzini. Nell’antico foro sono così risuonate note e parole di due linguaggi artistici, la musica e la poesia, che possono smuovere e commuovere tante persone, senza mai far ricorso alla forza.

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