Val Nure
Paolo, da Mantova a Mareto per seguire l’amore e l’agricoltura sinergica
30 dicembre 2016
Provare a coltivare lasciando fare tutto alla terra. Paolo Rossini, in questa sfida, ha scommesso tutti i risparmi faticosamente messi da parte in venti anni da elettricista, a Mantova. Ha lasciato tutto e si è trasferito a Mareto di Farini, anche per amore di Laura, la piacentina che lo ha spinto fino in Valnure.
Paolo segue la cosiddetta “agricoltura sinergica”, pensata per la prima volta in Giappone, dal microbiologo Masanobu Fukuoka, e adattata al clima mediterraneo dalla spagnola Emilia Hazelip. Pentito? “No”. Felice? “Tanto”.
“L’agricoltura naturale è l’agricoltura del “non fare”, che significa lasciare fare alla natura e intervenire il meno possibile: non arare, non usare concimi chimici e fertilizzanti, né diserbanti, né insetticidi”, spiega.
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