Alla sfida di chef Borghese trionfa la Val Tidone

Vince "La Colombaia" di Arcello. Battuti i colleghi di Val Trebbia, Val Luretta e Val Nure in una gara fra agriturismi molto corretta e tutta giocata sulla tradizione

Giorgio Lambri
Giorgio Lambri
|1 ora fa
I concorrenti della puntata di "Quattro Ristoranti" andata in onda su Sky e prossimamente su TV8
I concorrenti della puntata di "Quattro Ristoranti" andata in onda su Sky e prossimamente su TV8
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Vince la Val Tidone con l’Agriturismo “La Colombaia” di Arcello, ma vince anche il territorio perché l’immagine di Piacenza offerta dalla puntata di “Quattro Ristoranti” in onda nella serata del 21 dicembre su Sky e prossimamente su TV8 è stata virtuosamente emblematica. Per gli scorci mozzafiato prima che per la buona cucina e l’accoglienza famigliare. Chef Alessandro Borghese ne diventa entusiasta testimonial assieme alla cabarettista Katia Follesa (che sui nostri colli ci ha pure preso casa) in un trionfo di salumi, anolini, tortelli e pissarei, camini accesi, scudlein colmi di vino sincero e tradizione come se piovesse.
Lo chef Alessandro Borghese e la cabarettista Katia Follesa
Lo chef Alessandro Borghese e la cabarettista Katia Follesa
Con un importante distacco da quello che troppo spesso è stato il copione di questo format e cioè il fatto che i quattro concorrenti sono stati tutti molto rispettosi dei loro colleghi-concorrenti e il tasso di litigiosità è rimasto praticamente a zero. Alla fine ha vinto Guido, che con una top-player come la mamma Silvana in cucina, gestisce da 14 anni l’attività di ristorazione nata a latere dell’azienda agricola di famiglia.
Guido, il vincitore
Guido, il vincitore
«Il tuo è il miglior agriturismo del piacentino perché hai presentato una cucina tradizionale ma con sapori decisi - lo ha incoronato Borghese - frutto del lavoro di mani esperte».
Onore ai tre sconfitti - Leonardo per La Sorgente di Piozzano, Alessandro per La Pattona di Ponte dell' Olio e Gian Marco per Il Torrione del Trebbia di Bobbio - traditi dall’emozione delle telecamere e da piccoli errori che hanno orientato il giudizio dei colleghi, che in questo caso Borghese non ha ribaltato ma confermato, anche con i punti “special” garantiti da una sorta di fill-rouge che consisteva nella preparazione dei pissarei e fasò nonché con il bonus di cinque punti determinato dal voto di Katia Follesa. Nel menù del vincitore, assieme ai rituali salumi Dop, anche lo stracotto con la polenta, il salame cotto, picanha alla brace, tagliolini paglia e fieno ai funghi porcini, faraona disossata ripiena e una selezione di formaggi con miele artigianale.
«La mia cucina è improntata alla tradizione - spiega Guido, ma anche a un Km 0 che al massimo diventa Km 5 perché mi approvvigiono da botteghe e produttori della zona ad esempio la Macelleria Franchi di Pianello e La Fornace di Rai, ma anche Dallagiovanna per le farine dato che tutte le paste che serviamo sono fatte a mano».
Il segreto della vittoria? «Siamo una bella squadra famigliare - risponde con orgoglio - io di mio ci metto la mia indole di oste all’antica, poi c’è la mamma in cucina e mio figlio in sala. Voglio però dire che anche i miei competitor di questa gara sono tutti ottimi professionisti e la sfida è stata veramente bella e divertente».
Chef Borghese? «Ti aspetti magari un Vip un po’ snob e invece trovi una persona semplice e simpaticissima, con la quale è bello indugiare a tavola e chiacchierare. Cerca in ogni modo di metterti a tuo agio e va matto per le vere “razdore” come mamma Silvana».