Baracche sull'argine, inizia l'intervento: «Finiamo in strada»
Pulizia nelle case e taglio del verde nelle baracche. La famiglia Constantin: oggi dobbiamo lasciare casa, non sappiamo dove andare
Filippo Lezoli
|1 mese fa

La casa di Mihai Constantin
Non c’è il sorriso con il quale, nonostante la povertà, Mihai Constantin, 28 anni, il padre sessantenne che porta lo stesso nome, e la moglie del ragazzo, Danila Somna, sono soliti accogliere chi si presenta sull’uscio delle due baracche di legno che sono la loro casa. Dopo 11 anni vissuti dalla famiglia in quelle baracche, con i quattro cagnolini inseparabili, la notte appena trascorsa ha portato con sé la funesta promessa di essere l’ultima con un tetto sulla testa.
Nei giorni scorsi un cartello di recente appeso, che annunciava l’avviso di sgombero per il 15 ottobre, aveva acceso una preoccupazione che si è fatta ieri concreta paura. Appena dopo l’ora di pranzo una ditta incaricata dal Comune ha iniziato la pulizia della casa abbandonata che si trova alle spalle delle due baracche, invisibili queste ultime agli occhi, come lo è spesso chi ci vive quando nelle vie del centro storico chiede l’elemosina, unica fonte di sostentamento familiare.
Dalla casa gialla alle loro spalle gli operai muniti di tuta di protezione e mascherina estraggono una quantità di rifiuti che sembra non finire mai.
Dalla casa gialla alle loro spalle gli operai muniti di tuta di protezione e mascherina estraggono una quantità di rifiuti che sembra non finire mai.

