Bilancio, 60 milioni di nuovi investimenti e 5,6 milioni di avanzo. Multe, più 500mila euro

Manovra 2026 varata dalla giunta. Controlli in sicurezza stradale. Dalla lotta all’evasione Tari 850mila euro. Ok il trend della tassa di soggiorno

Gustavo Roccella
Gustavo Roccella
|1 settimana fa
Bilancio, 60 milioni di nuovi investimenti e 5,6 milioni di avanzo. Multe, più 500mila euro
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Movimenta 244 milioni il bilancio 2026 del Comune, che scendono a 210,5 nel 2027 e a 203 nel 2028, mentre ammonta a 60 milioni il volume degli investimenti in opere pubbliche. Sono i numeri di sintesi della manovra economica varata dalla giunta, dove emerge una significativa contrazione rispetto a un anno fa quando il bilancio di previsione 2025 pareggiava a 304 milioni.
Il welfare (diritti e politiche sociali e famiglia, tutela della salute) ha un peso specifico importante, anche se, con 38 milioni di stanziamento nel 2026, scende dai 43 milioni del 2025. Aumentano di 500mila euro - da 6,3 (nell’assestato 2025, ma nel previsionale l’importo era di 6,1) a 6,8 milioni - gli incassi attesi dalle multe stradali: è il frutto dell’attività degli accertatori (polizia municipale e ausiliari del traffico) il cui numero è stato potenziato, ma anche, si spiega nella relazione illustrativa del bilancio, dell’utilizzo di «dispositivi per la rilevazione da remoto» delle violazioni, «con particolare riferimento alle infrazioni semaforiche, a quelle relative al mancato rispetto dei limiti di velocità, all’accesso non autorizzato nelle Ztl e Apu». «Tale incremento si prevede possa stabilizzarsi nel triennio 2026-28 a seguito dell’adeguarsi, da parte dei conducenti, al rispetto delle regole di circolazione sui tratti presidiati stabilmente», viene peraltro precisato insieme all’annotazione che l’amministrazione «valuterà di incrementare i controlli sulla sicurezza e sul traffico anche tramite l’assunzione di personale a tempo determinato».
Per quanto concerne i tributi e le tasse, le previsioni di entrata per il triennio 2026-2028 sono di 63 e 62 milioni. Il drastico calo dagli 84 milioni del previsionale 2025 (85 nell’assestato) è dovuto alla fuoriuscita dal bilancio comunale della tassa rifiuti (23 milioni), passaggio che scatta per l’appunto dall’1 gennaio 2026 con l’istituzione della tariffa a natura corrispettiva (ex Tari) e il trasferimento di competenza a Iren. Rimane in capo al Comune il recupero degli insoluti Tari anni 2025 e precedenti e l’attività di lotta all’evasione per omessa dichiarazione per la quale sono previsti 850mila euro di entrate nel 2026 e 750mila sia nel 2027 sia nel 2028, una decrescita dovuta alla «progressiva prescrizione delle annualità accertabili», si spiega nella relazione.
L’addizionale Irpef frutterà 15 milioni, l’Imu 35, quattro dei quali grazie al recupero dell’evasione. In ogni caso le tariffe e le aliquote delle imposte locali la giunta ha deciso lasciarle invariate. Vale anche per la tassa di soggiorno, la cui previsione per il triennio 2026-2028 è stata fissata in 455mila euro, «sulla base del trend positivo dell’anno 2025», gettito destinato, in base alla legge, a finanziare interventi di spese corrente in materia di promozione turistica.
Il fondo di solidarietà comunale scende a 11,6 milioni dai 12,1 di un anno fa, e poi ancora a 11,1 nel 2027 e a 10,5 nel 2028. In calo anche i trasferimenti dallo Stato e altri enti: erano 22 milioni nel 2025, saranno 19,6 l’anno prossimo e sui 17 nel biennio dopo.
Tra le entrate extratributarie è da segnalare la crescita di 227mila euro delle rette degli asili nido (da 1,9 milioni nel 2025 passano a 2,1 nel 2026), previsione, si legge negli atti, che «tiene conto del trend in crescita già nel corso del 2025 con un sostanziale aumento dovuto a rette più alte per il parametro dell’Isee». Inoltre per il prossimo anno «l’ulteriore incremento deriva dalla riapertura, prevista per settembre, dei due asili nidi “Girasole” e “Astamblam” e consequenziale maggiore disponibilità dei posti».
Tornando al capitolo delle spese, quelle correnti ammontano a 120 milioni nel 2026 a fronte dei 144 previsti nel 2025 (scendono a 114,5 nel 2027 e a 113,5 nel 2028). Pure qui c’è da tenere conto dell’uscita dal bilancio comunale della voce Tari (circa 22 milioni). La spesa per il personale è di 643mila euro (557mila nel biennio 2027-28).
Quanto alle spese in conto capitale, vale a dire gli investimenti, abbiamo 59 milioni nel 2026 che scendono a 32 nel 2027 e a 25 nel 2028, una caduta verticale che si spiega con il progressivo venir meno di contribuzioni statali e regionali, a partire da quelle legate ai progetti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che l’anno prossimo giungono a scadenza (salvo proroghe). Dei quasi 60 milioni di importo, 7,8 danno gambe al Piano 2026 dei lavori pubblici, i restanti 51 milioni riguardano opere al di fuori di quel piano (v. articolo a lato).
Da evidenziare il dato del presunto avanzo di amministrazione a fine 2025, calcolato sulla base dei dati disponibili al 7 novembre 2025, integrati da una stima dei dati al 31 dicembre 2025: la quota disponibile è di 5,6 milioni (la quantificazione definitiva sarà stabilita con il rendiconto, da approvare entro il 30 aprile 2026).