A Seul cresce la curiosità per il nostro Klimt: già 35mila prenotazioni
È stato perfino ricostruito lo sportellino della Ricci Oddi dove nel 2019 venne ritrovato il quadro rubato vent'anni prima

Patrizia Soffientini
|16 ore fa

Sarà un successo. Un grande successo la mostra “The Miracle of Klimt and other Treasures from Galleria d’Arte Modena Ricci Oddi” che si va ad aprire oggi stesso a Seul, capitale della Corea del Sud. E lo si percepisce a una manciata di ore dall’inaugurazione ufficiale che avverrà stasera ora locale, perché sono più di 35 mila le prenotazioni a mostra ancora chiusa, dato peraltro di qualche giorno fa. Da qui sino al 22 marzo prossimo dovrebbero lievitare i visitatori (in una capitale da 25 milioni di abitanti).
Le prime immagini che ci arrivano dall’altra fetta di mondo sono anche molto belle e persino curiose. Ecco il viale che porta al Museo My Art, sede della mostra, costellato di riproduzioni di “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt.
Ma è una vera chicca la ricostruzione dello sportellino nella muratura della Galleria dove venne ritrovato nel dicembre 2019 il dipinto rubato vent’anni prima.
E’ chiaro che intriga molto la storia “gialla” di questo straordinario dipinto dalla storia rocambolesca. Sono stati due addetti alla pulizia che, aprendo quello sportellino, hanno visto in mezzo alla polvere il ricercatissimo ritratto.
Ma non è finita qui. All’ingresso dell’esposizione, nella hall, una grande illustrazione mostra i due volti del ritratto, quello di superficie e quello con cappello che si nasconde sotto, intuito dalla studentessa Claudia Maga tanti anni fa.
Insomma, la partenza si annuncia con il botto. Stasera è prevista l’inaugurazione (la Corea è otto ore avanti a noi). Il tempo di permanenza della delegazione piacentina non è molto, ma in questa trasferta la sindaca Katia Tarasconi insieme a Giulia Silva (Confindustria Piacenza) sta già lavorando per stringere contatti di sapore istituzionale ed economico.
Oltre al Klimt, che è la “perla” della mostra, il percorso espositivo porterà i visitatori ad incontrare alcuni importanti artisti rappresentati nella collezione di Giuseppe Ricci Oddi, da Francesco Paolo Michetti ad Antonio Mancini, da Giacomo Grosso a Vincenzo Irolli, in un viaggio tra l’arte italiana dell’800 e del ‘900. La mostra coreana è pensata per sezioni tematiche, con attenzione al paesaggio e alla figura. A nuclei intitolati “L’Appennino e la sua gente”, “Luci del Sud”, “Venezia e i suoi cantori” si affiancheranno opere dedicate alla rappresentazione femminile e ai generi di nudo e ritrattistica.
La mostra è curata da Lucia Pini, direttrice della galleria Ricci Oddi, affiancata dallo studioso Stefano Bosi. In quanto al My Art Museum, è stato inaugurato nel 2019 nel distretto di Gangnam, tra i più moderni della capitale e questa esposizione piacentina è stata preceduta dalla collezione di opere del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli.

