Aumentano senzatetto e povertà, alla Caritas 60mila euro di extra contributo
Fornisce servizi quali il Centro di Ascolto, la Mensa della Fraternità, la distribuzione di borse viveri, strutture di accoglienza notturna e il Guardaroba

Gustavo Roccella
|6 ore fa

C’è un «unico soggetto, all’interno del territorio piacentino, che eroga, con riferimento a volumi che intercettano oltre mille persone e secondo modalità di continuità e assiduità, servizi quali il Centro di Ascolto, la Mensa della Fraternità, la distribuzione di borse viveri, strutture di accoglienza notturna e il Guardaroba».
E’ la Caritas diocesana, che si pone «l’obiettivo di garantire risposte concrete a chi vive situazioni di povertà estrema e non ha accesso ai beni primari». Si tratta dei cosiddetti servizi di “bassa soglia”, che «nel corso del 2025 hanno registrato un ulteriore incremento del numero di persone accolte, confermando il trend di crescita già rilevato negli anni precedenti». Con queste motivazioni la giunta ha deliberato di erogare alla Fondazione Caritas un contributo straordinario di 60mila euro.
I servizi erogati da Caritas a favore delle persone in condizione di marginalità rappresentano una risorsa fondamentale per la comunità, contribuendo, insieme ai servizi pubblici, a fornire risposte tempestive e concrete ai bisogni più urgenti della popolazione», si spiega ancora nella delibera che «riconosce l’importanza e la necessità del ruolo svolto dalla Fondazione Caritas diocesana». Di qui il «sostegno, tramite la concessione di un contributo, alle azioni rivolte a garantire assistenza e interventi di prima necessità a persone residenti o dimoranti nel territorio comunale, in condizioni di grave povertà e/o senza dimora», azioni che «risultano pienamente coerenti con gli interventi previsti dal programma attuativo 2025 del Piano di zona per la salute e il benessere sociale», nonché «in continuità con le finalità istituzionali dell’amministrazione comunale in ambito sociale e con gli indirizzi programmatici contenuti nel Documento unico di programmazione».

