Comprare il Fillmore, il Comune ci pensa: «È un pezzo di storia»

Il sindaco Merli: «Rischiamo che sia acquistato e snaturato». Rancan: «La destinazione d’uso include dalle sale di preghiera alla lap dance»

Valentina Paderni
|2 mesi fa
Comprare il Fillmore, il Comune ci pensa: «È un pezzo di storia»
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Ci hanno suonato Vasco e Patti Smith, De Gregori, Paul Weller e Jovanotti. Loro e tanti altri, tutti sul palco del Fillmore, che ha fatto volare in alto il nome di Cortemaggiore. E ora il Comune vorrebbe comprarlo.
È quanto emerso in consiglio comunale, tra le righe del Documento unico di programmazione 20262028. Lo storico edificio con la facciata in mosaico, un tempio del rock che si trova sulla provinciale che porta a Busseto, è chiuso dal 2006. Sulle piattaforme internet immobiliari, è in vendita a 150mila euro. «Siamo a uno stato embrionale - ha detto in consiglio il sindaco Luigi Merli - non c’è nulla di concreto al momento. Per un ente locale l’acquisizione di un immobile è un iter complesso, ma il Fillmore è un pezzo importante della nostra storia. Ha portato il nome di Cortemaggiore fuori dai confini nazionali: oggi questa struttura non dovrebbe rischiare di andare perduta e dato che c’è il rischio che possa snaturarsi completamente, perdendo ciò che ha rappresentato negli anni, abbiamo intenzione di fare le nostre valutazioni, relazionandoci con la proprietà per capire se ci siano le condizioni favorevoli per l’acquisto. Lo stabile è in buonissime condizioni e consentirebbe un uso trasversale per manifestazioni, convegni, concerti, momenti per le scuole e iniziative per le associazioni. Se dovesse andare perduto, riteniamo sarebbe grave per la comunità e purtroppo c’è il rischio, reale, che possa essere acquisito per altre finalità».
Si domanda quali possano essere queste finalità la consigliera di minoranza Alice Marcotti, visto che «il Fillmore è chiuso da tanto, nessuno ha mai cercato di acquistarlo, non credo si possa correre questo rischio. C’è una destinazione d’uso da rispettare, regolamenti comunali a cui bisogna far riferimento e autorizzazioni che deve rilasciare il Comune». Interviene l’assessore Stefano Rancan, per dare un’idea delle eventuali trasformazione del locale: «La destinazione d’uso è civica, ossia per scopi collettivi, e può includere di tutto: dalle sale letture alle sale di preghiera, fino a qualsiasi forma di spettacolo, inclusa, ipoteticamente, la lap dance». Per evitare quindi eventuali usi «inopportuni - dice Merli - o problematici » dell’ex Fillmore, la giunta sta pensando di rilevare la struttura. «La ragione principale della nostra valutazione - precisa però il sindaco - è quella che possa essere davvero un immobile utile, il cui passaggio al patrimonio comunale sarebbe un’opportunità per tanti utilizzi e scopi».
Tra le intenzioni del gruppo di maggioranza c’è anche quella di acquisire l’area verde boschiva di completamento del parco San Francesco, di circa 9mila metri quadrati «per poter eseguire interventi di riqualificazione volti a sfruttare meglio l’intera superficie», conclude Merli.
fillmore malacalza
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