Alessandro Perini firma Maison Perondé, primo champagne piacentino-francese

Presentata in anteprima alla Palta la bottiglia frutto di un'amicizia-collaborazione tra due vignaioli, realizzata ad Ambonnay ma presto in commercio anche a Piacenza

Giorgio Lambri
Giorgio Lambri
|3 settimane fa
Alessandro Perini firma Maison Perondé, primo champagne piacentino-francese
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Maison Perondé è il nuovo Champagne italo-francese nato dall’amicizia fra due enologi con dedica alle figlie. "Il nostro Champagne è il tramite alchemico che rivela emozione e bellezza, ovvero in sintesi la cultura che solo un prodotto figlio della terra dal carattere inconfondibile sa generare.” In questo modo il piacentino Alessandro Perini (direttore delle cantine Romagnoli) e il francese Nicolas Secondé, da Ambonnay, descrivono ciò che hanno creato: una nuova Maison di Champagne che unisce i loro nomi, la loro cultura, la loro anima.
Si chiama Maison Perondé (acronimo dei due cognomi) e, dopo alcuni anni di lavoro in silenzio, oggi si presenta al pubblico con i vini che portano i nomi delle figlie dei due produttori. La prima etichetta in commercio sarà “Anna Giulia”, primogenita di Perini, a cui seguiranno, nei prossimi anni, “Emilia Maria”, secondogenita di Perini, e “Eve Angeline”, figlia di Secondé.
“Lavoriamo una vigna vicino a casa che era della mia famiglia” racconta Secondé, mentre Perini aggiunge: “É un’emozione pazzesca raccogliere e pigiare uve in Champagne, credo sia il sogno di moltissimi enologi, ma grazie all’amicizia con Nicolas l’ho trasformato in realtà imparando anche moltissimi dettagli, ad esempio nella fase di pressatura, che mi hanno aiutato a capire meglio anche la vendemmia nella mia terra d’origine”.
La produzione iniziale è di poche migliaia di bottiglie, ma il progetto è di crescere negli anni pur rimando una piccola bottega artigiana “di vini di qualità con lunghi affinamenti. Il nostro motto in tutte le giornate di campagna è “Radici di un sogno di vitae”, ovvero la vita dedicata alla vigna e alle sue radici perché è l’apparato radicale, che sostiene e nutre ogni pianta, l’elemento più importante da accudire puntualmente” racconta la coppia italo-francese di enologi aggiungendo: “Ogni dettaglio è affrontato seguendo due elementi cardine: il rispetto per la natura e il tempo necessario per raggiungere l’equilibrio perfetto valorizzando le differenze e le unicità. I nostri Champagne nascono da questo intreccio di esperienze e portano nel calice la forza di Ambonnay, la sua energia e la sua innata finezza, ma anche il rispetto per il consumatore”.
Nel cuore della mezzaluna creata nell’area delle Montagne di Reims, Ambonnay è un luogo dove la Champagne mostra il suo volto migliore. Le colline sono dolci, i filari seguono la luce, il gesso (denominato craie) è una roccia friabile e farinosa, le conchiglie affiorano dalla terra come una promessa di eleganza ed un racconto infinito. La famiglia Secondé produce champagne dal 1983. 
“Ho invitato Alessandro a casa ormai quattro anni addietro e stappando bottiglie e camminando la vigna ha preso forma, chiacchierata dopo chiacchierata, il progetto che inizialmente era solo un insieme di parole, ma raccogliendo fianco a fianco l’uva e pressandola è diventato una realtà concreta che abbiamo voluto dedicare alle nostre famiglie” racconta Secondé, mentre Perini ridendo dice: “Ormai sono un pendolare della Piacenza-Champagne tramite low-cost e treno da aeroporto De Gaulle a Reims, ma è una gioia infinita scoprire ogni giorno come i dettagli, uniti alla sensibilità, facciano la differenza. Ed è proprio vero un altro concetto assoluto: il vino unisce le persone ed abbatte muri e distanze. Sono orgoglioso di avere un amico come Nicolas che mi ha aperto la sua casa condividendo i suoi saperi”.
La Champagne è una regione ai confini del 50esimo parallelo, dove la vite si può coltivare solo grazie ai venti oceanici da nord e i filari di Maison Perondé sono alimentati con rispettose pratiche sostenibili che privilegiano la vitalità del suolo e la manualità del lavoro. Ogni intervento è misurato, ogni vendemmia è vissuta come un dialogo continuo con la terra per comprenderla valorizzandone le caratteristiche più profonde.
“Abbiamo cercato di unire l’espressione più autentica del terroir transalpino allo stile elegante e preciso che ci accomuna. I nostri vini hanno come caratteristica principale la finezza con aromi e sentori di frutta gialla e secca, ma soprattutto hanno l’obiettivo di essere consumati in condivisione ed amicizia da tutti coloro che il vino lo amano e rispettano” dichiarano Perini e Secondé.
Lo Champagne “Anna Giulia” (presentato a “La Palta” di Bilegno, con un formidabile menù appositamente studiato dalla chef stellata Isa Mazzocchi) è un Premier Cru, tipologia Extra-Brut (Chardonnay 85%, Pinot Nero 15%), che nasce esclusivamente dal mosto fiore e sviluppa la fermentazione malolattica in barriques di secondo passaggio. L’affinamento dura minimo 30 mesi in catasta e successivamente altri 6 mesi dopo il dégorgement prima di essere messo in commercio a partire dal 20 novembre 2025.