La piazza di Ottone diventata campo di battaglia

Più di duecento residenti hanno firmato una petizione contro il progetto del Comune da 300mila euro. Sabato nuova manifestazione. Ma il sindaco Beccia non arretra

Thomas Trenchi
|1 mese fa
La piazza di Ottone diventata campo di battaglia
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A Ottone, 350 abitanti nell’Alta Val Trebbia, la piazza della Vittoria è diventata un campo di battaglia. Oggi ci sono transenne, ruspe, proteste e un cantiere da 300mila euro che spacca la comunità. Il progetto – nuovi alberi, panchine, un bassorilievo con l’aquila dei Doria e meno posti auto – è promosso dal Comune con un mutuo da 200mila euro e cofinanziato dalla Regione.
Oltre duecento cittadini hanno firmato una petizione contro l’intervento, accusando il sindaco Federico Beccia di «zero trasparenza» e «spreco di fondi». Gianni Canevari, che si definisce «l’ultimo nato a Ottone», ricorda che «la piazza è sempre stata il centro di fiere ed eventi, ma oggi nessuno sa dove verranno sistemati i banchi. È l’ultimo spazio di vita commerciale che ci resta». Mirco Carbone, sindaco dal 2004 al 2009, parla di «mancanza di partecipazione» e di un «progetto improvviso», perché «i cartelli di divieto sono comparsi da un giorno all’altro». Anche Francesco Ballarini, ex dipendente comunale, è critico: «Ho lavorato 42 anni in municipio e non ho mai visto un’opera così. Il mutuo trentennale da duecentomila euro pesa, e quest’anno l’Imu è già aumentata». Annamaria Ghilardelli, metà anno a Ottone e metà a Genova, dice: «È uno schifo, una vigliaccheria. Mi piaceva com’era, la piazza: la nostra gente l’ha costruita a mano, con carriole e ruote di legno».
Lavori in piazza ad Ottone
Lavori in piazza ad Ottone
I cittadini annunciano una nuova manifestazione, sabato mattina, con l’obiettivo di «fermare il cantiere di piazza della Vittoria», perché - si legge nella locandina - «Ottone ha bisogno di interventi concreti su strade e servizi, non si può accettare che i fondi pubblici vengano destinati a opere sproporzionate».
Lavori in piazza
Lavori in piazza
Il sindaco Federico Beccia non arretra. «Voglio una piazza che faccia convivere persone e mezzi, non un parcheggio come una concessionaria», spiega. «Si perdono solo quattro o cinque posti auto, che recupereremo lateralmente. Non si può misurare la vita di un paese in base ai parcheggi: se fosse così, tutte le città con le Ztl sarebbero morte». Beccia respinge anche le accuse di scarsa partecipazione: «Ci sono i consigli comunali, ma restano deserti. Se si vuole capire, basta venire ad ascoltare». Rivendica il sostegno della «maggioranza silenziosa» e ribatte alle polemiche: «A Ottone ci sono sempre state divisioni. Ma la gente mi conosce, alle ultime elezioni ho vinto 70 a 30».
Il progetto della nuova piazza di Ottone
Il progetto della nuova piazza di Ottone