Opere post-terremoto, si va verso il proscioglimento

Si tratta dell'ultimo troncone del processo che vedeva accusati un'impresa piacentina e una modenese. I fatti risalgono a oltre dieci anni fa

Ermanno Mariani
|5 mesi fa
Tribunale piacenza
Tribunale piacenza
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Univoca richiesta di pm e avvocati della difesa di sentenza di proscioglimento per insussistenza del fatto e per profili di prescrizione. Si avvia alla chiusura l'inchiesta che vede a processo in un troncone minore i vertici e alcuni impiegati delle imprese edili Betonrossi di Piacenza e AeC Costruzioni di Modena. Il troncone principale di questo procedimento si era già chiuso sul finire dello scorso anno con la prescrizione. Le accuse rimaste in questo ultimo spezzone di processo erano quelle di frode e truffa per aver utilizzato materiali non adatti alla costruzione di una scuola edile e per l'erogazione di fondi pubblici. I fatti contestati agli imputati risalgono ormai ad oltre dieci d'anni fa. L'avvocato difensore Stefano Piva, durante il suo intervento in aula, ha sottolineato come «Tutte le opere oggetto di indagine sono state regolarmente collaudate e consegnate al committente». Nel troncone principale del procedimento, i vertici delle due imprese erano accusati di aver utilizzato calcestruzzo depotenziato per la realizzazione di opere nel corso del post-terremoto del 2012. Leggi tutto qui